Luigi De Biase, una risorsa per il futuro di Marano: l’occasione mancata (per ora)

 

Nel dibattito sul futuro politico-amministrativo di Marano, oggi commissariata per scioglimento del Consiglio comunale, il nome di Luigi De Biase resta uno di quelli che inevitabilmente tornano alla mente quando si parla di competenza e visione dell’ente pubblico.

Storico dirigente comunale, oggi in pensione, De Biase ha rappresentato per anni un punto di riferimento della macchina amministrativa. In momenti particolarmente delicati, ha saputo “togliere parecchie castagne dal fuoco” al Comune, affrontando criticità strutturali con rigore, studio e profonda conoscenza delle norme. Dalla gestione della Centrale unica di committenza, di cui intuì con largo anticipo i limiti, al riordino dell’albo delle ditte per gli affidamenti sotto soglia, fino alla battaglia contro gli sprechi legati ai fitti passivi e alla mancata valorizzazione del patrimonio comunale.

Emblematico fu il 2016, anno in cui ricoprì un numero impressionante di incarichi strategici: Lavori pubblici, Area amministrativa, Affari generali, Vigilanza, Trasparenza, controllo dei finanziamenti, procedimenti disciplinari e coordinamento dell’Ambito sociale. Un carico di responsabilità che pochi avrebbero potuto sostenere con la stessa lucidità.

Dal nostro punto di vista, è stato un errore che una prospettiva politica fondata su una figura come la sua non si sia mai realmente concretizzata. Non come nostalgia del passato, ma come riflessione sul futuro: quando Marano tornerà al voto, avrà bisogno di profili capaci di coniugare competenza tecnica, senso delle istituzioni e autonomia di giudizio. Qualità che Luigi De Biase ha dimostrato sul campo e che, ancora oggi, restano una risorsa preziosa per la città.

 

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