Ci sono persone che lavorano in silenzio, lontano dai riflettori, ma senza le quali nessun progetto culturale potrebbe davvero camminare. Fabrizio Ciccarelli è una di queste. Poeta, scrittore, uomo profondamente legato alle proprie radici, Fabrizio rappresenta quell’idea di amore autentico che non ha bisogno di proclami, perché si manifesta nei gesti, nella dedizione, nella costanza.
“L’ammore che d’è” non è solo il titolo di una sua poesia: è una dichiarazione di identità. In quei versi, premiati con una menzione d’onore al Premio nazionale di poesia “Patrizio Graziani” a Gioia dei Marsi (L’Aquila), patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dalla Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Fabrizio si interroga sull’amore vero, lo cerca, lo scandaglia, e alla fine ce lo restituisce nella sua forma più umana e concreta.
Nonostante da anni viva a Rimini, il suo cuore non ha mai lasciato Calvizzano, il paese natio dove vivono i suoi genitori e dove affondano le sue radici più profonde. È da questo legame che nasce il suo impegno costante e generoso per il Premio Culturale Calvizzanoweb, giunto oggi al traguardo dei dodici anni. Un impegno spesso invisibile ma fondamentale: dall’organizzazione alla cura dei dettagli, dall’ideazione alla realizzazione.
È sua, ad esempio, l’idea del Premio Solidarietà Francesco Davide, così come sua è l’impaginazione grafica degli attestati, segno di una sensibilità artistica che non si limita alla parola scritta ma abbraccia ogni forma di espressione. Fabrizio è autore di poesie pluripremiate, ma anche di due libri intensi e personali, Torno da Turista e Lezioni di Donnarumma, nei quali emerge la stessa attenzione all’uomo, ai luoghi, alla memoria.
Eppure Fabrizio è ancora di più di tutto questo. È presenza, è ascolto, è disponibilità. Ogni volta che viene interpellato risponde con generosità; ogni volta che gli si chiede un consiglio, non si tira mai indietro. Perché lui, davvero, sa l’amore che d’è.
Per alcuni l’amore è un sentimento astratto; per altri è coltivare passioni, prendersene cura, farle crescere nel tempo. Anche organizzare e sostenere un premio culturale per dodici anni è una forma d’amore. E Fabrizio Ciccarelli, con la sua poesia e il suo instancabile lavoro dietro le quinte, ne è una testimonianza autentica e preziosa.
Questo articolo vuole essere un omaggio sentito a un uomo che ha fatto dell’amore per la cultura, per il proprio paese e per le persone una scelta di vita. Proprio come nella sua poesia: semplice, profonda, vera. Proprio come “L’ammore che d’è”. Ora ascoltatela.
L’ammore che d’è (clicca sul triangolino per ascoltare)
