Lettera aperta.
Cari concittadini,
desidero condividere
con voi una riflessione personale che ritengo doverosa. Negli ultimi giorni mi
sono lasciato coinvolgere in scambi di commenti e reazioni che, con il senno di
poi, riconosco non essere stati all’altezza del modo in cui desidero comunicare
e confrontarmi.
Ho avuto il tempo di
riflettere con calma e ho compreso che alcuni toni e atteggiamenti non
rappresentano né la mia persona né il mio modo di intendere il confronto
pubblico. Per questo sento la necessità di chiedere sinceramente scusa a
chiunque sia rimasto deluso o amareggiato dal mio comportamento.
Da questo momento
scelgo consapevolmente di non lasciarmi più trascinare da provocazioni o
dinamiche che allontanano dal vero obiettivo: lavorare con serietà, rispetto e
impegno alla costruzione di un progetto positivo, insieme a tutte le persone
che vorranno condividere idee e responsabilità.
Mi impegnerò quindi a
mantenere un dialogo costruttivo, misurato e orientato esclusivamente al futuro
e al bene collettivo. È un impegno che prendo innanzitutto con me stesso e,
allo stesso tempo, con chi ripone fiducia nel mio operato.
Vi ringrazio per la
comprensione e per il sostegno che molti di voi mi hanno dimostrato anche in
questi momenti. Farò tutto il possibile affinché quanto accaduto non si ripeta.
Un caro saluto e un
abbraccio a tutti.
Luciano Borrelli
Consigliere del Comune
di Calvizzano e
Consigliere della
Città Metropolitana di Napoli
La nostra
riflessione
Questa lettera
rappresenta un gesto apprezzabile di responsabilità pubblica. Non è comune che
un amministratore riconosca apertamente un comportamento poco opportuno e
scelga di farlo con toni pacati, senza polemiche né giustificazioni. Ammettere
un errore, assumersene il peso e trasformarlo in un impegno concreto verso un
dialogo più maturo è un segnale di serietà politica e umana.
In un clima spesso
dominato dalla ricerca dello scontro, questa presa di posizione ricorda che la
credibilità non nasce dall’infallibilità, ma dalla capacità di migliorarsi e di
mantenere il confronto su un piano di rispetto e responsabilità condivisa.
