“Vox Populi”, il Liberato di Calvizzano: voce della verità o abile depistatore?

 Chi si cela dietro il profilo social “Vox Populi” di Calvizzano? È la domanda che da settimane anima piazze reali e virtuali del paese. Con uno stile pungente ma elegante, il misterioso account si è fatto notare per i suoi commenti sempre centrati, mai banali, e per una conoscenza approfondita del contesto politico e sociale calvizzanese

Chi si nasconde dietro “Vox Populi”, il profilo social che da qualche tempo anima il dibattito politico a Calvizzano con post eleganti, pungenti e sorprendentemente informati? È l’interrogativo che rimbalza tra gruppi WhatsApp, bar del centro e corridoi del Comune. E in molti iniziano a chiamarlo il “Liberato calvizzanese”.

Proprio come il misterioso cantante napoletano, anche “Vox Populi” ha scelto l’anonimato come cifra stilistica. Scrive senza mai esporsi, ma con una precisione chirurgica che tradisce una profonda conoscenza della realtà locale. Non è uno qualunque. Sa dove colpire, come parlare, a chi rivolgersi. E proprio come Liberato, ha creato attorno a sé una mitologia, un’attesa, un’aura di intoccabilità che lo rende più potente di molti politici in carne e ossa.

Dai like e dalle interazioni sociali, emerge una certa vicinanza alle posizioni di Calvizzanoweb, all’ex presidente di Legalità Possibile Gennaro GB Ricciardiello, e al consigliere metropolitano Luciano Borrelli. Ma tutto resta nel campo delle ipotesi. C’è chi sostiene che possa trattarsi di un aspirante candidato alle prossime amministrative. Altri ipotizzano sia un ex politico in cerca di riscatto o semplicemente un cittadino stanco, che ha trovato nell’anonimato l’unico modo per esprimersi liberamente.

Il paragone con “Liberato” non è solo una trovata giornalistica: entrambi utilizzano uno stile curato, un linguaggio evocativo e un’identità nascosta per parlare di realtà complesse. Se Liberato racconta Napoli tra amore, rabbia e malinconia, “Vox Populi” disegna un ritratto lucido, e a tratti spietato, di Calvizzano e dei suoi attori politici.

Non è la prima volta che un personaggio anonimo scuote le acque in paese. In passato fu il turno di “Peppe Zecchinetta”, che lanciava invettive in vernacolo, e prima ancora di “Cattivik”, il terrore dei politici ai tempi di Calvizzanonline. Ma oggi, il gioco si fa più sottile. “Vox Populi” non attacca: insinua, analizza, espone. Con uno stile che sembra fatto apposta per durare.

E allora, chi è davvero? Uomo (o donna) della verità? Futuro protagonista della politica locale? O solo un abile regista dell’ombra? Per ora, come con Liberato, l’unica certezza è la voce. E Calvizzano, silenziosa, ascolta.

𝗨𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁à 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼”: è il titolo dell’ultimo post pubblicato il 26 luglio da Vox Populi.

“Ieri Calvizzano ha perso un suo figlio, morto tragicamente mentre lavorava. Una ferita profonda per tutta la città, un lutto che meritava rispetto e silenzio.

Per questo, ci ha sorpreso la scelta di confermare l’evento del campanile, pur avendo annullato altre iniziative. Una scelta che lascia perplessi e che, a nostro avviso, poteva essere gestita diversamente.

Dispiace anche che, in un’intervista pubblica, l’assessore agli eventi non abbia mostrato la sensibilità che il momento richiedeva, esprimendosi con toni inadeguati e approssimativi.

Non è polemica, è una semplice domanda di rispetto: per i familiari, per la città, per il valore della vita umana”.

 

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