Bosco della Salandra, “Sinistra Italiana Marano” e “La Città dei diritti” chiesero un nuovo incontro con l’amministrazione a gennaio 2024

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La missiva

Marano 11/01/2024

All'assessore ai Parchi e Giardini

Luigi Carandente

Al Sindaco di Marano

Matteo Morra

RICHIESTA INCONTRO -  la nostra visione di città, le nostre proposte: BOSCO DELLA SALANDRA

In seguito al nostro ultimo incontro, trasmettiamo la presente per chiedere un nuovo appuntamento per discutere sugli sviluppi e le possibilità concrete per la realizzazione di un Parco Urbano.

Presto ne parleremo in un 'assemblea pubblica quando illustreremo la proposta di legge che stiamo sostenendo per il contrasto ai Cambiamenti CLIMATICI.

Rinviamo il testo della nostra precedente lettera.

  Da oltre un anno a questa parte, il Laboratorio politico “La Città dei Diritti”, di cui sono parte integrante anche diversi militanti di Sinistra Italiana, ha raccolto le istanze di un gruppo di cittadini attivisti e riunito un gruppo informale di esperti e studiosi che hanno, sia acquisito nuova documentazione sul Bosco della Salandra e sull’Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata, sia fatto tesoro di quanto è stato studiato nel corso degli ultimi decenni su questi due luoghi.

Il nostro Laboratorio ha avviato un processo di elaborazione progettuale che si è dato un compito arduo ed ambizioso ma nondimeno necessario: conseguire un’organica visione d’insieme su questo lembo del territorio maranese, inserendola nelle attuali dinamiche economiche e sociali di Marano. Questo lavoro è subito confluito, in prima battuta, nel nostro programma elettorale — nel quale il Bosco della Salandra trova spazio per quasi tre pagine — ed è proseguito nei due documenti fondamentali che metteremo a disposizione dell’Amministrazione comunale qualora si impegni ufficialmente a sostenere questa proposta: il dossier è composto da una relazione sullo stato dell’arte della conoscenza del Bosco della Salandra e dell’Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata, aggiornato alle ultime ricerche, e da un documento di vision, che contiene le analisi e le indicazioni strategiche per un progetto ambizioso, sì, ma in grado di contribuire in maniera significativa al rilancio di Marano.

Al centro della nostra proposta, infatti, c’è l’idea di un Parco Urbano Integrato, che risponde ad un approccio progettuale più complesso di quello di una semplice area verde pubblica — per quanto grande essa sia — e che guarda piuttosto alle esperienze fatte negli ultimi trent’anni, in Italia e all’estero, grazie ai fondi strutturali europei in materia di parchi.

La caratteristica principale del Parco Urbano Integrato della Salandra è quello di non privilegiare alcuno dei livelli di lettura del territorio, ma di contenerli tutti e metterli in relazione fra di loro. Nel nostro caso, le tre presenze principali del versante collinare maranese sono quella naturalistica, quella culturale (storica, architettonica, archeologica, storico-artistica e demoetnoantropologica) e quella rurale — forse l’aspetto sul quale l’attenzione di coloro che nel tempo si sono occupati della Salandra si è meno concentrato e che nella nostra visione, al contrario, diventa centrale—. Infatti, attorno al bosco, e specialmente sul versante delle Pendine di Quarto, insiste un tessuto agricolo fatto di piccoli orti familiari ma anche di numerosi vigneti che, grazie al microclima e alla favorevole esposizione, stanno producendo risultati molto incoraggianti in termini di qualità. Questi due mondi convivono fra loro disegnando un paesaggio urbano che ha subito pesanti alterazioni nel tempo ma che, opportunamente regolato, può raggiungere un equilibrio e conferire una nuova identità alla nostra città.

L’elevata biodiversità presente in loco e la presenza della pregiata (ma quasi dimenticata) ciliegia della Recca indicano una speranza concreta di riqualificare Marano, insieme alla risorsa forestale, operando una vera e propria rivoluzione copernicana: da città del cemento a città del verde.

L’obiettivo del team di lavoro de “La Città dei Diritti” non è quello di immaginare un semplice parco urbano, grande decine di volte la Villa comunale del Ciaurro, ma un vero e proprio motore economico in grado di risollevare le sorti di Marano di Napoli dopo il fallimento dell’area PIP, il contrarsi e impoverirsi del tessuto commerciale e in ultimo — ci auguriamo — dopo la conclusione definitiva della lunga stagione della speculazione edilizia.

Tutto ciò premesso si chiede sin d’ora di fissare un incontro al fine di confrontarci sulle proposte per ridare alla città un nuovo respiro

Certi di un celere e positivo riscontro porgiamo Distinti Saluti

Stefania Fanelli- Capogruppo consiliare  Fanelli Sindaco La Città Dei Diritti

Francesco Panzetti- attivista Sinistra Italiana

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