Calvizzano, fino al 1997 il servizio di tesoreria comunale fu svolto dall’Italgest: la società finì in bancarotta, gli subentrò la Geset

 


Dal crack Italgest, in arrivo un risarcimento di un milione e duecentomila euro

Nel 2011, l’incresciosa vicenda del crack Italgest, la società che gestiva il servizio di tesoreria comunale in 10 Comuni della provincia napoletana (quasi tutti dell’area Torrese-Stabiese), tra cui anche Calvizzano, ci fu una boccata d’ossigeno per le casse comunali. Arrivò un risarcimento di circa un milione e duecentomila euro. Si trattò di poco più di un terzo dei sei miliardi di vecchie lire che l’Italgest  riscosse per tributi e che mai versò nelle casse comunali, perché finì in bancarotta. L’amministrazione Pirozzi( quella 2003-2008), in uno degli ultimi atti deliberativi, disse sì all’offerta del curatore fallimentare, che prevedeva, appunto, il risarcimento attraverso l’esborso di circa un milione e duecentomila euro. Il crack finanziario dell’Italgest risale ai  tempi della terza consiliatura dell’ex sindaco Salatiello (1997-2001 ): l’amministrazione dell’epoca, non coinvolta nella vicenda giudiziaria, ricevette un danno di circa sei miliardi di vecchie lire e, per rimediare al deficit di cassa, contrasse un mutuo di circa tre miliardi e 700 milioni che venne estinto a fine 2008.  Dopo varie vicissitudini, a distanza di più di undici anni, l’incresciosa traversia si concluse con una boccata d’ossigeno per il Comune. Una vicenda che stava portando al dissesto non solo il nostro ente, ma anche tanti altri paesi del vesuviano, dove operava l’Italgest. All’Italgest subentrò la Geset che vinse l’appalto novennale. Il secondo appalto novennale se lo aggiudicò nel 2010. 

 

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