“Rosiello
nun adda trasì”. Fu l’ordine categorico impartito dal consigliere comunale Francesco
Ferrillo all’usciere del Comune, rimproverato per aver fatto varcare la soglia
del Palazzo municipale al blogger scomodo. Probabilmente il giovane assessore
all’associazionismo ignorava che ero stato autorizzato. Ma non intendo
ritornare sullo spiacevole episodio e neanche fare la vittima di turno: mi
sarei, però, aspettato che qualche consigliere di minoranza avesse colto l’occasione
nell’ultimo Consiglio comunale per
stigmatizzare il comportamento riprovevole di un personaggio, il più votato tra gli uomini alle ultime amministrative, che vorrebbe ritagliarsi un ruolo in una
maggioranza dove già si avvertirebbero le
prime crepe. Senza solidarietà diventa tutto più difficile. Mai come in questo
periodo, dopo anni di battaglie, anche ideali, condotte in solitaria, spesso
sono preso dalla voglia di mollare per dedicarmi agli hobby e ai nipotini, poi
prevale la vocazione alla scrittura e all’aiuto degli ultimi, alla quale si
aggiunge qualche voce autorevole che mi invita a non mollare.
Mi.Ro.