Calvizzano, nella relazione della Prefettura sullo scioglimento del Consiglio comunale si fa cenno anche alla vicenda forno crematorio

 


 Per chi ha la memoria corta. Fummo noi i primi a parlare della realizzazione di un tempio di cremazione e, contestualmente, ad aprire un dibattito sulla questione. Tutti zitti, anche quelli premiati alle ultime amministrative con una marea di preferenze  

Paragrafo dedicato al Piano Urbanistico Comunale

“…Significativa la vicenda collegata al Cimitero, attualmente consortile ed ubicato nel territorio di Mugnano. Nelle vicinanze dell’area destinata a nuovo cimitero dal PUC, sussistono particelle di terreno di proprietà della società omissis su cui insiste un manufatto abusivo destinato a capannone. Il progetto di spostamento della struttura cimiteriale ha ulteriormente avvicinato il cimitero alla proprietà di…. In proposito, si evidenzia che in un primo momento era stata presentata una proposta per l’affidamento in regime di concessione nell’ambito delle forme di partenariato pubblico-privato (art. 183, comma 5 del decreto legislativo n.50/2016) dei lavori di “realizzazione del cimitero comunale e di un tempio di cremazione” e della connessa gestione nel Comune di Calvizzano”.

A scoprirlo e ad avviare il dibattito fummo noi di calvizzanoweb, parlano chiaro tutti gli articoli pubblicati in quel periodo (uno, quello sulla fine dell'incubo forno crematorio, lo abbiamo riproposto). Tutti muti i consiglieri comunali dell’epoca, tra cui anche quelli che, in quel periodo, sedevano nei banchi dell’opposizione e oggi governano. Fummo lasciati soli a condurre un’altra battaglia di civiltà a difesa dell’ambiente. Questa è la verità, il resto sono solo chiacchiere da bar.     

 

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