Nel 2011, epoca amministrazione
Cavallo, Alberto Amitrano, ex assessore e più volte consigliere comunale, tornò
come consulente per mettere le mani su uno dei punti critici del bilancio
comunale, quello della risorsa idrica. Un vero nodo, da decenni. Purtroppo, la
sua avventura si concluse dopo 4 mesi.
“E’ l’amara conclusione di un’esperienza di
consulenza breve, gratuita, professionalmente interessante, ma, forse, molto
scomoda per chi gestisce attualmente il Comune di Marano”, dichiarò l’ex
assessore al periodico “L’attesa”
Riceviamo e pubblichiamo
A proposito della possibilità di aderire a questo
nuovo consorzio dell’acqua, su input della Fanelli (consigliera comunale di Sinistra
Italiana ed esponente del Movimento Ambientalista Terra, ndr), ho fatto un po’
di calcoli per una famiglia di quattro persone e questi sono i risultati.
Una famiglia di quattro persone che a 150 litri a
persona al giorno consumano 219 metri cubi di acqua all’anno. In base alle
tariffe attuali del Comune paga 400,761 euro all’anno. Se si considerano le
tariffe del nuovo consorzio viene fuori una somma pari a 518,94 euro all’anno.
La differenza è giustificata per gli alti costi delle acque reflue (0,632 a mc)
e di depurazione (0,31 a mc), contro la tariffa unica del Comune di Marano di
0,186 euro a mc. Infatti se si escludono queste voci e si considerano solo i
costi di fornitura il comune di Marano fa pagare 360,027 euro all’anno mentre
il consorzio farebbe pagare 312,56 euro all’anno.
Alberto Amitrano