Marano. Assemblea pubblica esternalizzazione servizio idrico, Gabriele Esposito di Potere al Popolo: “mortificato il senso di "democrazia" e di "confronto politico”

 


Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttore, approfitto dello spazio che generalmente concede a chi le scrive per condividere con lei e con tutti e tutte le sue lettrici alcune brevi considerazioni su quanto andato in scena ieri nell'Auditorium - Sala Consiliare del Comune di Marano di Napoli dove si è tenuto l'incontro tra il sindaco Rodolfo Visconti ed altri esponenti dell'amministrazione PD e i Comitati Acqua Bene Comune dell'Area Nord e Flegrea, di Napoli e dell'AgroNocerinoSarnese, alcune organizzazioni sociali e politiche nonché i cittadini e le cittadine di Marano giustamente preoccupate dalla decisione dell'amministrazione di voler cedere la gestione del servizio idrico comunale all'Acquedotti SCPA. Un incontro che ha avuto il "merito" di restituirci una fotografia quanto mai realistica sui tempi che stiamo vivendo e su quel che sta succedendo in tantissimi comuni da nord a sud oramai totalmente asserviti agli interessi dei privati che fanno il bello e cattivo tempo. Esempio lampante è il fatto che il sindaco Rodolfo Visconti si sia presentato all'incontro con l'amministratore delegato dell'Acquedotti SCPA che di fatto è stato colui che ha parlato ai presenti, facendolo - quindi - a nome del Comune stesso, dichiaratosi indirettamente totalmente subalterno agli interessi e ai voleri di un'azienda, svilendo nella pratica quello che dovrebbe essere il ruolo di una qualsiasi amministrazione comunale! Nell'ascoltare i tanti interventi degli esponenti dei Comitati e delle Organizzazioni Politiche, nell'ascoltare le loro proposte e le legittime domande rivolte al Sindaco ho riscontrato non solo quella passione mossa dal credere in determinati principi e valori ma anche una profonda conoscenza anche degli aspetti più tecnici e burocratici di un argomento che dovrebbe stare a cuore a chiunque di noi in quanto cittadini e cittadine di questo mondo e quindi "proprietari" dell'acqua. Competenza e conoscenza della materia che non posso dire di aver riscontrato nel Sindaco e negli esponenti dell'amministrazione ieri presenti che, praticamente, hanno fatto scena muta dimostrando di non essere padroni della situazione e di aver preso una decisione sulla scia di una precisa volontà politica di voler esternalizzare il servizio. Ho trovato francamente imbarazzante ed anche offensivo - considerando quello che un'istituzione dovrebbe rappresentare - l'atteggiamento di chiusura, arroganza e superficialità che l'amministrazione ha dimostrato nei confronti dei presenti nonché un clamoroso autogoal. Ieri è stato mortificato il senso di "democrazia" e di "confronto politico"...la politica istituzionale si è dimostrata per l'ennesima volta lontana e sorda alle richieste della comunità che essa stessa dovrebbe rappresentare. Abbiamo avuto la dimostrazione pratica di cosa oggi rappresenta una certa politica, quella che non ha come scopo il bene comune e il miglioramento delle condizioni di vita di tutte e tutti ma la sola difesa di interessi di privati e dei potenti, una politica che dobbiamo in tutti i modi contrastare e relegare nel passato per ridare fiducia e speranza alle nostre comunità oramai disilluse e disgustate. Ieri sarebbe potuta essee l'occasione per riavvicinare la gente alla politica e scrivere assieme una bella storia di dialogo e confronto ed invece è stato soltanto l'ennesima occasione sprecata da un'amministrazione oramai sempre più prigioniera di se stessa e che tutti e tutte noi che abbiamo a cuore il nostro territorio ed i nostri diritti dobbiamo avere la forza e il coraggio di contrastare per evitare che Marano precipiti sempre più nel baratro. Che il riscatto di un'intera comunità parti proprio dalla difesa del suo bene più prezioso: l'acqua!

 

Gabriele Esposito

 

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