Il coronavirus ha amplificato le disuguaglianze ma anche le nostre debolezze interiori. La morte improvvisa di un proprio caro, la perdita del lavoro, la quarantena forzata imposta dall’emergenza, hanno scatenato i disturbi psicologici più diffusi quali ansia, paura, stress, attacchi di panico. Come reagire a questi stati di inquietudine? Facile la risposta: bisogna rivolgersi dallo psicologo. E chi non ha soldi? Ci ha pensato il Comune che, con una recente delibera, ha istituito uno sportello d’ascolto, finalizzato a fornire attività di sostegno psicologico per la durata di un anno. Possono rivolgersi gli adolescenti (previo consenso informato firmato da entrambi i genitori), gli adulti e gli anziani. L’ubicazione è prevista nella sala biblioteca (attualmente inattiva) al piano terra del Palazzo municipale. Il servizio è a costo zero per il Comune, poiché i due professionisti che se ne occuperanno, presteranno la loro opera a titolo gratuito. Appena entrerà in funzione ve ne daremo contezza, fornendovi ulteriori dettagli.