Passata la campagna elettorale, durante la quale i candidati alla carica di sindaco Pirozzi e Pisani se le sono cantate di santa ragione, si comincia a lavorare per il bene della città: ed è giusto che sia così. Ma non bisogna mai perdere di vista la distinzione dei ruoli tra chi governa e chi si oppone, altrimenti, per dirla alla napoletana, si rischia di fare “n’ammesca francesca”.
Sulla presentazione delle
linee programmatiche di mandato della lista Pirozzi, il consigliere di
minoranza Oscar Pisani ha dichiarato in Consiglio: “mi auguro che vengano
realizzate tutte quante, da parte nostra ci sarà un’opposizione sciente e
cosciente. Sciente, perché non saremo qua a sposare situazioni di compromesso o
poco chiare. Cosciente perché siamo qui per il bene collettivo”.
Discorso ottimo, un ragionamento
che non fa una grinza, offuscato, però,
dal voto favorevole, come per dire il mio programma politico non è buono,
meglio il vostro. Pisani si è candidato
contro Pirozzi con un programma alternativo e con una visione diversa di città,
quindi, al massimo si sarebbe potuto, a nostro avviso, astenere, viste le diverse
affinità programmatiche. Ma non è finita qui. I due consiglieri di Legalità
Possibile, Pisani e Bianco hanno votato
a favore anche sul punto relativo agli indirizzi per la nomina, la designazione e la
revoca dei rappresentanti comunali presso Enti, aziende e istituzioni,
nonostante non avessero ricevuto tutta la documentazione riguardante i punti
all’ordine del giorno. Hanno fatto bene a votare contro gli
altri tre oppositori Giuseppe Santopaolo, Vincenzo Trinchillo e Fabio Felaco.
Insomma, si tratta di errori da principianti da evitare se si vuole
crescere politicamente, e ci sono tutte le condizioni, in quanto la lista Legalità
Possibile è stata la vera novità di quest’ultima tornata elettorale. Mentre Pisani, persona
perbene, ha dimostrato di poter aspirare al ruolo di leader politico.