Strage di Capaci 28 anni dopo, il prof. Izzo: “ci stringiamo a tutti gli uomini caduti per la difesa di valori inalienabili”

Foto "Il Faro online"

Oggi ricorre l'anniversario della morte di Giovanni Falcone e della sua scorta per mano di bestie mafiose, e, contestualmente, la nascita della cittadinanza attiva. La morte crudele del giudice simbolo della lotta alla mafia, e più in generale del malaffare politico-mafioso che dilagava in Italia, scosse le coscienze e fece partire una lotta socio - culturale contro le mafie, con grossi risultati nel campo della repressione, e della cultura della legalità. Molto ancora c'è da fare nel contrasto alle cosche mafiose, camorristiche, della ndrangheta e della illegalità in generale che, ancora come un cancro, attanagliano il tessuto socio - culturale - politico italiano. Ma nel nome del giudice Falcone, dei suoi colleghi, dei tanti uomini delle forze dell'ordine, dei tanti giornalisti morti per difendere la legalità e la civile convivenza, le nuove generazioni come spesso diceva Falcone sconfiggeranno le mafie. In questo giorno di lutto e di riscossa per l'Italia ci stringiamo in un abbraccio forte agli uomini della magistratura, delle forze dell'ordine, del giornalismo che quotidianamente con abnegazione difendono la Carta Costituzionale, la civile convivenza, la legalità, nel nome di tutti i caduti per la difesa di valori inalienabili, affinché il loro sacrificio non sia stato vano.

Michele Izzo, giornalista

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