Calvizzano verso il voto, Mauriello e Scimia ritornano insieme: e questa è una svolta?

Mauriello e Scimia in una foto di qualche anno fa
L’ex presidente del Consiglio comunale (quello sciolto per camorra), ex assessore ed ex vicesindaco ai tempi dell’amministrazione Granata, Antonio Mauriello, e l’ex consigliere comunale Giuseppe Scimia, il medico aversano con studio a Calvizzano, candidato alle passate amministrative nella lista Pirozzi e primo dei non eletti, domani si presentano alla città sotto una nuova veste: entrambi sono soci fondatori della neonata associazione socio-politico-culturale “Calvizzano insieme per la svolta”. Ben vengano nuove associazioni foriere di idee e proposte concrete che servano a far uscire la città dal guado sociale-culturale- politico e amministrativo  in cui è precipitata da anni, ma dove sta la svolta, visto che entrambi, da ex amministratori, hanno contribuito  a inabissarla? Perché questa associazione, i cui valori fondanti sono tutti condivisibili, non è nata in tempi non sospetti, quando la città aveva bisogno di una spinta propulsiva per  assurgere nel firmamento delle realtà vivibili?  Antonio Mauriello è sicuramente il più attivo tra i vecchi esponenti della politica locale che vogliono ritornare ad amministrare la città. E’ preparato e competente nel settore della pubblica amministrazione (da ingegnere e dirigente del Centro di ricerche biotecnologiche CEINGE si occupa di gare d’appalto di qualsiasi tipo e valore), inoltre ha acquisito una notevole esperienza politico-amministrativa, insomma ha una preparazione adeguata per poter amministrare una città come Calvizzano. Mauriello non ha mai nascosto la sua legittima ambizione di voler assurgere al ruolo di Primo cittadino, perciò sta cercando di costruire un team elettorale di rispetto, che possa competere con chiunque abbia il suo stesso obiettivo di occupare lo scranno più alto della città.  Aveva iniziato bene, cooptando tra le sue fila diversi ex esponenti di maggioranza della passata consiliatura, persone della società civile e qualcuno vicino agli ambienti della parrocchia, poi ha perso qualche "pezzo" per strada. Ma lui non demorde: sa bene che la politica è un continuo divenire e che gli scenari possono cambiare da un giorno all’altro, fino alla presentazione delle liste. Un’ultima domanda. Lo sportello d’ascolto (si spera che in futuro venga collocato in una sede diversa da quella attuale di Piazza Umberto I°, per la quale, stando a quanto ci è stato riferito, pare sia stata emessa un’ordinanza di messa in sicurezza) continuerà ad essere attivo a prescindere dagli scenari e dai risultati elettorali? Oppure scomparirà, come accade per tante associazioni che nascono nei periodi elettorali e "muoiono" subito dopo?  

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