Processo Pip Marano, l’ex sindaco Bertini: “Mi sono avvalso della facoltà di non rispondere, cosa ben diversa e fuorviante è parlare di scena muta”
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Bertini e Bocchetti in Tribunale: due storie a confronto |
Consigliere Bertini, c’è chi dice che lei abbia fatto scena muta all’interrogatorio del 22 gennaio presso il Tribunale Napoli Nord. Vuole chiarire una volta per sempre come stanno davvero le cose?
“Prima
di rispondere alla sua domanda, vorrei fare una premessa”
Prego..
“Martedì,
22 gennaio 2019, Marano l’ha fatta da protagonista al Tribunale di Aversa. C’è stata
la contemporaneità di due eventi che vedevano coinvolta la nostra città: mentre
in un’aula si celebrava il processo contro i Cesaro per la vicenda PIP, in un’altra
si celebrava il processo contro il giornalista Nando Bocchetti (direttore di Terranostranews,
Ndr) imputato per diffamazione a mezzo stampa, poiché è stato più volte da me
querelato”.
Due processi diversi, dunque, nei quali,
per motivi diversi lei è coinvolto…
“Sì, effettivamente è così. Nel processo Pip ero stato chiamato in qualità di teste
d’accusa a deporre contro i Cesaro, nel processo Bocchetti, invece, sono la
parte offesa”.
Sì, ma ancora non ha risposto alla domanda:
perché nel processo Pip ha fatto scena muta?
“Nel
processo Pip la mia funzione era quella di teste e, al momento in cui sono
stato chiamato a deporre, il Presidente mi ha avvisato che, essendo indagato in
un procedimento connesso, potevo avvalermi della facoltà di non rispondere, e
così ho preferito fare per tenere ben distinte le due cose: la mia posizione di
teste e quella di indagato. Fatto ben diverso e fuorviante è parlare di scena
muta”.
Quindi lei non è stato sentito come
imputato…
“Assolutamente
no. In questo processo non sono imputato, ma indagato e lo sono ormai da due
anni: diventerei imputato se la mia posizione non venisse archiviata e il Giudice
per le Udienze preliminari disponesse il rinvio a giudizio. La posizione dell’architetto
Santelia (dirigente dell’Ufficio tecnico, ai tempi di Bertini sindaco, Ndr) ad
esempio è stata archiviata, ma, stranamente, nessuno ne ha parlato”.
Si è dato una spiegazione?
“La
risposta è semplice e immediata: perché l’informazione di certa stampa, dalle
nostre parti, è da sempre a senso unico”.
Chiarita
la vicenda Pip, ci parli del processo a carico del giornalista che si celebrava
in contemporanea…
“E’ una situazione completamente diversa ed
è, a mio parere, anche molto più delicata: Bocchetti è rinviato a giudizio (e
quindi imputato a tutti gli effetti) per diffamazione a mezzo stampa per
articoli che il GIP ha ritenuto offensivi e diffamanti nei miei confronti e
martedì 22 gennaio si è tenuta la prima udienza, conclusasi con un rinvio ai
primi di ottobre. Ma la vicenda non finisce lì perché nei confronti del
direttore di Terranostranews pende anche una denuncia per stalking mediatico”.
In che senso dice che la situazione del giornalista è “ più delicata”?
“Ripeto:
mentre io sono indagato e non imputato, con tutte le accuse che mi sono state
mosse in 20 anni e i procedimenti che mi hanno visto coinvolto non sono mai
stato condannato e risulto a tutti gli effetti incensurato, mi risulta che Bocchetti
non lo sarebbe affatto”.
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