Quando un Consiglio comunale viene sciolto per
infiltrazioni o condizionamento di tipo mafioso, il Ministro dell’Interno
trasmette il provvedimento di scioglimento al Tribunale competente (nel
caso di Calvizzano quello di Napoli Nord con sede ad
Aversa) per l' avvio della procedura prevista dal comma
11 art. 143 testo unico enti locali, finalizzata all’applicazione della misura
interdittiva dell’incandidabilità alle elezioni regionali, provinciali,
comunali e circoscrizionali, limitatamente al primo turno elettorale successivo
allo scioglimento, per amministratori e consiglieri ritenuti responsabili delle
condotte che avrebbero causato lo scioglimento.
Dovranno dunque presentarsi il 19 luglio prossimo
dinanzi al Tribunale Napoli Nord (sezione civile) gli ex consiglieri comunali
(di maggioranza e opposizione) eletti nell’ultima
consiliatura per presentare le rispettive memorie difensive. Tra questi non
figurano l’ex consigliere di minoranza Angela De Vito e gli ex consiglieri di maggioranza Antonio
Mauriello (ex presidente del Consiglio comunale), Vincenzo Trinchillo, Pasquale
Napolano. Contro eventuali sentenze di
incandidabilità pronunciate dal Tribunale di primo grado è possibile ovviamente
ricorrere in appello.