L’improvvisa morte di Salatiello impegna
la città e la politica ad adoperarsi per colmare l’enorme vuoto politico-amministrativo
Il sindaco Giuseppe
Salatiello non è più. Il 26 luglio scorso è “volato in cielo” il massimo
protagonista, nel bene e nel male, degli ultimi venticinque anni di vita
politico-amministrativa della città. La sua improvvisa dipartita mi ha lasciato
sgomento. Quando mi è stata comunicata la brutta notizia dal capo del settore
Attività Produttive, Nello Abbate, sono rimasto impietrito: ho vissuto attimi
di profonda angoscia, poiché il fattore umano ha prevalso su quello
giornalistico. Dopo essere rinsavito, ho pensato subito a un titolo e a un
sommario da lanciare sul web e, contestualmente, di sospendere le pubblicazioni
di articoli in segno di lutto.
“Avrei preferito venirti a trovare
in un letto di ospedale, stringerti la mano e augurarti una pronta guarigione
per continuare la tua mission di sindaco”.
Purtroppo non è stato così:
il destino ha voluto che le cose andassero diversamente. Chi era Salatiello?
Sicuramente una persona di intelligenza superiore alla media, profondo
conoscitore del territorio da lui amministrato e dei meccanismi della macchina
sia politica che gestionale. Dei difetti (chi non ne ha?) preferisco non
parlarne, per rispettare la sua memoria, ma soprattutto perché nei miei
articoli postati su questo blog c’è tutto su Salatiello, un politico, un
sindaco, da me sempre giudicato sui fatti e mai sulle questioni personali. Non
faccio parte di quella schiera di trasformisti abituati a parlar male di una
persona in vita e a glorificarla dopo la sua morte e che nella circostanza
non sono mancati come non è mancato chi
ne ha fatto squallido esercizio sui giornali e sui social. Per parte mia ho scelto il silenzio perché anche solo
esprimere lo sgomento che la notizia improvvisa e imprevista ha suscitato
avrebbe potuto dar luogo a interpretazioni e strumentalizzazioni fuori luogo. E
penso di aver fatto la cosa giusta.
Quanto poi al senso di vuoto politico-istituzionale che
l’improvvisa scomparsa di un protagonista di primo piano come Salatiello fa
sembrare incolmabile, penso che la città debba quanto prima riprendersi e
toccherà alla politica e al buon senso dei cittadini, nelle mani dei quali
ritorna la responsabilità delle scelte, cercare di colmarlo e nel migliore dei modi.
Mimmo Rosiello