Calvizzano, domani la surroga dell’ex vicesindaco Antonio Di Rosa: sedeva nei banchi del Consiglio comunale da 20 anni
Si svolgerà domani mattina il Consiglio comunale con
un solo punto all’ordine del giorno: la surroga del consigliere di maggioranza
ed ex vice sindaco Antonio Di Rosa, dimessosi dopo le note vicende del blitz
contro il clan Orlando di Marano. Di Rosa, nonostante non risulti indagato, ha
ritenuto opportuno dimettersi per non creare alcun imbarazzo all’amministrazione.
Gli subentra il consigliere comunale Pasquale Napolano.
Antonio Di Rosa, 66
anni, dal 2015 non è più vicesindaco, carica che gli venne affidata agli inizi di marzo 2014.
Di Rosa, da quando è stato eletto Salatiello fino al primo rimpasto del 2015
ha rivestito anche il ruolo di assessore
alla Tutela ambientale, alla Gestione dei rifiuti, alla Raccolta differenziata,
alla Manutenzione del Verde: è restato referente per la riqualificazione urbana
della zona al confine con Villaricca che comprende via Dante Alighieri, via
Mazzini, via Petrarca e traverse. All’epoca, i papabili alla carica di
vicesindaco erano gli assessori Maria Luisa Ferrigno (la lady preferenza
calvizzanese), la buonanima di Cristofaro Agliata e lo stesso Di Rosa: il
sindaco, però, preferì quest’ultimo, perché fu tra i primi a riporgli la fiducia,
abbandonando anzitempo l’ex sindaco Granata. Di Rosa, autentico recordman di
voti, è consigliere comunale dal 1997: una sola volta si è seduto nei
banchi dell’opposizione, poi è sempre stato in maggioranza, rivestendo quasi
sempre il ruolo di assessore e, in una delle giunte Pirozzi, è stato pure vice
sindaco. E’ l’unico consigliere comunale (da domani ex) ad avere la licenza
elementare, ma ha tanta esperienza e fiuto politico. E’ un irriducibile
berlusconiano, ma, al di là del colore politico, soprattutto una persona seria
nei rapporti con gli altri colleghi, con i dipendenti comunali e con la stampa:
non si è mai sottratto alle nostre domande e non si è mai permesso di guardarci
in cagnesco (a differenza di qualche altro amministratore o consigliere di
maggioranza), quando ci siamo permessi di criticarlo.