Calvizzano, slitta al primo novembre 2017 l’apertura dell’isola ecologica: quarto rinvio nel giro di due anni



Sequino della minoranza: “la mancata apertura del Centro raccolta è un altro segnale del fallimento di quest’amministrazione”

Incredibile ma vero, quanto accade in questa città: slitta tutto ciò che viene programmato. E’ successo per il servizio civico comunale, per l’apertura del Palazzetto dello Sport (il collaudo è durato una vita), per la villa comunale di via Pietro Nenni, per il Piano urbanistico, per il cimitero comunale e ora per il Centro raccolta di zona San Pietro. L’apertura della piattaforma ecologica, data questa volta per certa  al primo febbraio 2017 (dopo tre rimandi: primo luglio 2015, primo luglio 2016, 3 ottobre 2016), slitta addirittura al primo novembre 2017. Il motivo? Non lo sappiamo, poiché, tra gli addetti ai lavori, nessuno è disposto a parlare con noi. Deve essere ancora completato il procedimento di messa a norma? E tutti i lavori fatti nel giro di un anno a cosa sono serviti? Occorre realizzare la strada di accesso, perché quella esistente è stretta e impraticabile? E i semafori a cosa sono serviti? Tutti interrogativi senza risposta: sulla questione c’è un mutismo totale. La notizia dell’apertura al primo novembre dell’”isola che c’è ma non c’è”, l’abbiamo appreso dalla lettura dell’ultimo Piano finanziario Tari, approvato con delibera di giunta del 16 marzo scorso.
“Quest’ulteriore slittamento dell’apertura del Centro raccolta – afferma il consigliere di minoranza, Biagio Sequino, è la dimostrazione più evidente del fallimento totale dell’amministrazione Salatiello. E Poi, sindaco e i suoi amici di cordata, mi vogliono far passare per il cattivo della situazione perché invio gli atti al Prefetto e alla Corte dei Conti”.   

“Non c’è nulla da meravigliarsi – aggiunge Angela De Vito dell’ opposizione  – poiché il copione è ampiamente rispettato: inaugurazione di un’altra opera pubblica a pochi mesi dalle elezioni amministrative”.

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