Si è appena concluso il Consiglio comunale, iniziato alle 12 e30 circa e terminato poco
dopo le 14 e 30. Due ore, considerando anche un’interruzione di circa mezzora,
per discutere 17 punti all’ordine del
giorno, tra cui il bilancio di previsione 2017, approvato con il voto unanime
dei consiglieri di maggioranza e quello contrario dei due unici oppositori
Angela De Vito e Biagio Sequino. E meno male che si è discusso per circa un’ora
della pregiudiziale presentata dai consiglieri di minoranza (ne parleremo più
ampiamente nei prossimi giorni), altrimenti pure questo sarebbe stato un
Consiglio mordi e fuggi, il che la dice lunga da chi siamo rappresentati,
salvando la pace di qualcuno. Ancora una volta il sindaco ha preso di mira la
consigliera Angela De Vito, perché si è permessa di fare dichiarazioni a
calvizzanoweb contro gli operatori
civici ambientali, ricordandole con tono di voce alteratissimo che lei è stata
una staffista, assunta con metodi clientelari dall’ex sindaco Granata,
dimenticando, però, di dire che lui, con gli stessi metodi, ne ha assunti tre
di staffisti, seppur per un breve periodo, e che a detta di tutti la De Vito ha
risollevato le sorti dell’Ufficio Servizi sociali, lavorando il doppio di quello
che le spettava e alla fine non ha chiesto nemmeno la tranche di Tfr
(trattamento di fine rapporto) che le sarebbe spettato per legge). Poverina: ha
avuto una reazione emotiva, piangendo per circa mezzora. A fine Consiglio il
sindaco si è scusato per le cose dette, in quanto non era sua intenzione offendere
qualcuno. Egregio sindaco, le scuse vanno pure bene, ma il problema è che le
stesse cose dette oggi alla signora De Vito gliele ha rinfacciato perlomeno già
tre volte nell’arco di questa consiliatura e la consigliera di minoranza non merita
affatto questi attacchi offensivi, perché cerca di fare con grande umiltà il
suo lavoro di oppositrice, a volte anche da sola perché spesso si è assentato
anche Biagio Sequino. Degli altri due della minoranza, Pirozzi e D’Ambra, forse
è meglio non nominarli proprio. E non è finita qui: il sindaco, senza che
nessuno lo contrastasse, nemmeno il presidente del Consiglio comunale Antonio
Mauriello, ha offeso pure noi di calvizzanoweb per la “stupida iniziativa”
lanciata sul web di intitolare la villa a Spellichione; ha offeso indirettamente
sia i Consiglieri comunali, tra cui Santopaolo e Mauriello, che si sono
schierati pure loro a favore di una
proposta innovativa come la nostra, sia tanti cittadini che proprio dal web
hanno dato il loro assenso al nome di Spellichione. Ora il nome c’è davvero: il
polifunzionale di via Nenni si chiamerà “Villa Calvisia” (ne parleremo in un
altro articolo), e il sindaco si è pure
vantato di questa iniziativa, poiché la
proposta è arrivata dal professor Luigi Trinchillo, docente in pensione di storia,
italiano, latino e greco e massima espressione culturale di Calvizzano. Tanto
di cappello per il professor Trinchillo, persona umile e preparata, ma a noi
questo nome (e possiamo esprimerci liberamente, senza essere considerati
stupidi) non piace, perché è scontato, non emoziona più di tanto, inoltre
rappresenta l’aristocrazia e la nobiltà (Calvisio era un patrizio romano, cioè
la classe d’élite dell’antica società romana), mentre a noi appassiona la
povera gente: pure loro hanno fatto la storia di Calvizzano e Francesco Davide
li rappresentava a dovere, poiché è stato vittima di una società dove non si ha
neanche un minuto da dedicare ai deboli. Questa è innovazione, crescita
culturale, lo vuole capire o no!
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