Calvizzano, per l’Istituto “Madonna del Buon Consiglio” di via Ritiro non ci sono soldi: suor Antonella “può attendere”
Per i circa 100 volontari del servizio
civico comunale, invece, la copertura
finanziaria c’è
La responsabile dell’Ufficio Servizi
sociali, Angela Cacciapuoti, donna
gentile e disponibile a interloquire con la stampa, da noi interpellata sulla
questione rischio chiusura Istituto Suore Catechiste di via Ritiro, è stata
chiara: “al momento non ci sono soldi per
pagare la restante parte delle rette di compartecipazione, bisogna aspettare
l’approvazione del prossimo bilancio di previsione”.
Insomma, se tutto filerà liscio,
nell’edificio di via ritiro vedranno un po’ di luce con l’entrata della
primavera. Nel frattempo a suor Antonella, responsabile dello storico Istituto,
non resta altro che aspettare e anticipare soldi per fronteggiare le spese, tra
cui gli stipendi degli insegnanti.
Ma a quanto ammonterebbero queste quote
di compartecipazione per sostenere 39
minori (l’anno scorso ne erano 41, quindi c’è stata una piccolissima
contrazione di appena 2 unità) a rischio in semiconvitto?
Per l’anno scolastico 2015-2016, il
Comune impegnò circa38mila euro, vale a dire il 72 per cento del costo
complessivo del progetto, stimato in 52mila374,40 euro. L’altro 28
per cento è a carico dell’Istituto di religiose. A luglio 2016, l’Ufficio
Servizi sociali provvide a liquidare la prima tranche di 20mila euro,
praticamente a scuola terminata: la restante parte, stando all’excursus storico
dei pagamenti, doveva essere erogata a inizio del nuovo anno scolastico. Cosa
che, finora, non è avvenuta. Ma non è stato neanche erogato l’anticipo per i
minori seguiti in questo anno scolastico. Insomma, presumibilmente, l’Istituto
avanzerebbe circa 30mila euro, più una piccola quota dell’anno
scolastico 2014-2015, come ci hanno
riferito al’Ufficio servizi sociali.
I soldi, invece, ci sono eccome per i circa
100 volontari del servizio civico comunale ai quali, a dicembre scorso, sono
stati liquidati 30mila euro, mentre
per gennaio e febbraio 2017 sono stati impegnati altri 62 mila euro per un totale di 92
mila euro. Forse perché rappresentano una miniera d’oro da poter sfruttare a
livello elettorale?
La nostra opinione
Attenzione. Nessun pregiudizio nei
confronti di questa povera gente del Servizio civico comunale che ha diritto di
sbarcare il lunario. Il Comune, però, deve mettersi in testa che la pagnotta va
guadagnata sul campo, perciò i soldi dei cittadini non vanno elargiti a pioggia
e in maniera assistenzialistica. Occorrono, dunque, progetti seri, attraverso i
quali ci possa essere un ritorno utile per la collettività o per l’Istituzione
stessa, vedi i 12 operatori impiegati per le pulizie dei locali comunali.
Perché poi la preferenza è caduta su 79 operatori ambientali e 12
dell’alfabetizzazione agli immigrati, e non su quelli dell’assistenza ad
anziani e disabili? Perché 100 operatori e non 50, in modo da reperire soldi anche
per pagare una parte delle rette di compartecipazione all’Istituto di via
Ritiro che fino all’anno scorso aveva in consegna 41 minori a rischio del
territorio, un numero voluto dallo stesso sindaco Salatiello, poiché, ai tempi
di Granata, erano appena 10 i ragazzi seguiti dalle Suore Catechiste?