Alla Commissione toponomastica,
finora, sono arrivate tre proposte di intitolazione della costruenda villa
comunale di via Pietro Nenni, ormai quasi in via di ultimazione.
Una è quella della minoranza che vorrebbe intitolarla a Francesco Davide
detto “Spellichione”, proposta già presentata come mozione di indirizzo in
Consiglio comunale e mai discussa. Le altre due riguardano Alan Kurdi,
il bimbo di circa 3 anni, figlio di una famiglia di rifugiati siriani che
stavano tentando di raggiungere l’Europa, che morì annegato e fu ritrovato su
una spiaggia, diventato simbolo della crisi europea dei migranti e il giudice Rosario
Livatino, morto giovanissimo: venne ucciso il 21 settembre 1990 da quattro
sicari assoldati dalla mafia agrigentina.
Proposte degnissime di essere prese in considerazione, ma, a nostro
avviso, non apporterebbero alcun elemento di novità. Il sindaco Salatiello, da uomo
scaltro e intelligente qual è , queste cose le sa bene, proprio lui che da
campanilista quasi integralista ha sempre prediletto il motto “o’ paes è semp do paisan”.
D’altronde lo stesso presidente della Commissione toponomastica, Lorenzo
Grasso, ha lasciato intendere che si è orientati verso la scelta di un nome locale,
di qualche personaggio che ha dato lustro alla città. Staremo a vedere.