Calvizzano, lo scrittore Ciccarelli tra i vincitori del concorso di poesia “Città di San Giogio a Cremano”

A quando la prossima scalata?
Strano ma vero: nella città dove gli amministratori fanno i sordi quando sentono pronunciare la parola cultura, abbondano artisti e proposte culturali. Ma quante belle soddisfazioni ci sta dando il nostro concittadino Fabrizio Ciccarelli, umile guardia giurata presso la filiale del Banco di Napoli di Calvizzano, ma un vero talento, in tutti i sensi. Neanche il tempo di gustarsi il successo del suo primo libro “Torno da Turista”, arriva un’altra gradita sorpresa: è uno dei vincitori della decima “Edizione Concorso Nazionale di poesia città di San Giorgio a Cremano”, organizzato dall’associazione artistico-culturale “Talenti Vesuviani”.
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 11 dicembre 2016 presso la biblioteca comunale “Villa Bruno” di San Giorgio a Cremano, sita in via Cavalli di Bronzo, 20.
Le poesie dei vincitori saranno “motivate” e declamate da attori professionisti quali Marilù Armani e Cosimo Alberti, accompagnati dall’arpa del maestro Rovinello.
Le opere degli autori premiati saranno inserite nell’antologia relativa all’Edizione del concorso.

Ecco il testo della poesia premiata

  Il Paradiso Non Poteva Attendere
di Fabrizio Ciccarelli


«Massimo, Massimo Troisi, Massimo»
chiammava Dio castevellà.
Massimo durmenno se credeve e sunnà.
Rispunnette sicuro a chella voce c’’o pruvava a chiammà.

Dio senza lunghe attese ce dicette:
«Massimo, il tuo film ha terminato le scene».
Incredulo il povero artista rispunnette:
«Eh si, oggi è stata l'ultima e me sento troppo stanco.
Cu na benedizione toja 'e sicuro n'apprezzamento nunmancarrà!».

Dio riprese: «'A benedizione te l'aggio dato già.
Si nu grande artista e nun sulo pe Napule città
ma io aggio bisogno ‘e te e voglio ca viene ccà».

Massimo sconvolto domandò:
«Signor Dio illustrissimo, ma comme faccio?
Tengo a presentazione d’’o film, ‘o muntaggio, l'intervista…
Me putisse da na proroga o fa finta canun me visto?»

Dio sorridendo continuò:
«Massimo, c'è la crisi dei Santi!
Gli artisti mparavisonun bastano cchiùp’’erallegrà.
'O male ncopp 'a terra è sempecchiùassaje
e i Santi nun sanno cchiùa chi ponnoaiutà.
Tu ca si nu bravo artista sai di certo comme se fa,
so sicuro ca cu tte,l'arbitrio de santarielli torna presto ‘a libertà”.

Massimo disperato dallanotizia nunsapettecchiùparlà.
Cercava na scusa, n'appiglio pe rimandà.
Dio era stato chiaro: ncopp' a terra nunputevarestà!
L'attendevano mparaviso, nunputevanocchiùaspettà.

Dio 'o ligettenfaccia 'a rassegnazione
e allungannece na mano pe o piglià,
se truvaje l'uocchienfuse e Massimo 'a guardà.

Cu na mano sotto ‘o braccio,
comme 'a ddujecumpagniello,
Troisi s'addurmette pe ghìaiutà 'e santarielle.

“Talenti Vesuviani”, 10 anni di cultura e solidarietà

“Talenti Vesuviani”, si propone come volano per talenti intenzionati ad accrescere la passione per qualsiasi forma d’arte. L’ Associazione con sede in San Giorgio a Cremano, Napoli, si impone di non avere confini, di promuovere e considerare progetti artistici e culturali, che non siano strettamente legati a quella che fu la città del grande Massimo Troisi, ma che abbiano un raggio d’ azione quanto meno Nazionale. Nata quasi per scherzo, da un incontro tra due giornaliste, uno scrittore ed un impiegato comunale, lo scopo principale dell’ Associazione è quello di veicolare l’ arte e la cultura, verso il sentiero Principe nella vita di un uomo: la solidarietà. Fermarsi e tendere la mano a chi magari resta indietro, è il dovere di ognuno di noi. Sostanzialmente si nasce “ per stare nel mezzo”, ci sarà sempre qualcuno più indietro, ma anche molti più avanti di noi, bisogna vivere a braccia aperte. L’ egoismo è l’ elemento principale  di distruzione, è l’ eccellente sfumatura della prevaricazione, è un “ elemento” da congelare di questo sono fermamente convinti i Soci Fondatori, Angela, Carlo, Luisa, Salvatore, Serena, Vincenzo. Un’ Associazione non è il privilegio di pochi, è sostanzialmente il vantaggio di tutti, anche per coloro che non sono parte attiva. Come si fa a congelare l’egoismo?




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