Marano. Cartellone teatro Alfieri, spostato a data da destinarsi il concerto di Peppino Di Capri, ma arriva una grande sorpresa…


Il concerto “Champagne” di Peppino Di Capri, previsto per il 25 dicembre 2016 al Teatro Alfieri per motivi logistici è stato spostato a data da destinarsi. Il “buco” è stato riempito degnamente dai gestori della super moderna sala di via Tagliamento, poiché il 26 dicembre si svolgerà il concerto di Tony Esposito “Musica per la vita” per la musicoterapia, con la collaborazione musicale di Gianluca Sciortino. I due artisti iniziano dai primi di dicembre le prime tappe teatrali che toccheranno località quali Grosseto, Porto San Giorgio e tante altre località rinomate: in Campania si esibiranno solo a Somma Vesuviana e a Marano all’Alfieri. Gianluca e Tony si sono uniti in questo impegno sociale e musicale di cui Tony è stato il promotore da anni e ha trovato in Gianluca un ottimo allievo. Gianluca, a sua volta, è un grande estimatore di Esposito e, seguendo i suoi consigli, essendo un cantautore, sta interpretando esperimenti musicali nel Synthpop, nella New Wave e World Music, iniziando con il singolo “Limpida”.
Riguardo alla tappa di Marano, è da sottolineare l’impegno dell’associazione culturale  “I Nuovi Giullari” nell’organizzarla in tutti i dettagli, attribuendo a due artisti anche un riconoscimento e un premio particolare.

Tony Espostito, all’anagrafe Antonio Esposito, è nato a Napoli nel 1950: è musicista cantautore e percussionista. Prima di mettersi in proprio ha collaborato con diversi artisti tra cui: Pino Daniele, Eduardo Bennato, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, eccetera. Ha partecipato a tre edizioni del festival di Sanremo. La sua canzone più famosa è Kalimba de Luna, tratta dall’album “il grande esploratore”, composto nel 1984.  Con questo brano vinse il Disco per l’Estate (edizione 1984) nella categoria emergenti.


Gianluca Sciortino. A più di vent’anni dal risveglio dal coma, continua il suo impegno nella musica, di cui ha fatto un mestiere, sempre con l’attenzione ai giovani e alle note come “terapia”. Nel dicembre del 92, quando la sua storia diventò un caso mediatico per un risveglio dal coma avvenuto sulle note di una canzone di Antonello Venditti, aveva solo 10 anni. Oggi ne ha 34, è un uomo fatto, ma deve sempre lottare, combattere ogni giorno la sua battaglia per la riabilitazione. Da qui, forse, l’idea di fare del mestiere di musicista un impegno anche sociale.
“Per me – ha dichiarato all’Ansa – la musica è anche terapia e attraverso le note, anche con i proventi dei miei album, cerco di aiutare le persone che si sono trovate a vivere una storia come la mia”.



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