Calvizzano, quale destino per il Palazzetto dello Sport?






 I lavori di completamento dell’opera pubblica sono terminati il 22 dicembre 2015, mentre la cerimonia di inaugurazione è avvenuta il 22 settembre 2016. C’era, dunque, il tempo materiale per stilare regolamenti e predisporre tutti gli adempimenti propedeutici alla stipula delle convenzioni con le associazioni sportive. Perché non è stato fatto? Amministrare un Comune, anche di piccole dimensioni, non è un passatempo: richiede impegno, studio e spirito di sacrificio, perciò, se non è cosa vostra, statevene a casa, forse è meglio per tutti

Inaugurata la struttura sportiva di via Caduti di Superga, adesso comincia il percorso più difficile: quello della gestione. Sarà di tipo pubblico o privatistica, cioè affidata in concessione a un soggetto esterno?  Il sindaco Salatiello, durante l’inaugurazione dell’impianto è stato chiaro: “il Palazzetto non avrà gestori, sarà di tutti”. Poi ha specificato che di mattina sarà utilizzato dagli alunni dell’Istituto Polo e di pomeriggio dalle associazioni che hanno fatto richiesta. Ma chi ha avvertito queste associazioni, visto che non c’è alcuna traccia di avviso pubblico per manifestazione di interesse, finalizzato all’uso della struttura sportiva? Le parole del sindaco, dunque,  non lasciano spazio a dubbi: la gestione del Palazzetto sarà a cura del Comune che ne regola l’utilizzo dei richiedenti.  Secondo la nostra opinione, si tratta di una strada ottimale ma non realisticamente fattibile. Ne spieghiamo in seguito i motivi. Adesso concentriamoci sulla gestione in house (comunale). Innanzitutto, occorre regolamentare l’uso della struttura. Un regolamento per l’affidamento delle strutture sportive già esiste: fu approvato in Consiglio comunale il 22 luglio 2009, durante l’amministrazione Granata. All’epoca, la minoranza guidata dall’ex sindaco Pirozzi (allora sì che faceva opposizione e non si capisce perché non la faccia anche oggi con la stessa veemenza) andò all’attacco con un manifesto intitolato “Magagne di una sera di mezza estate”, in pratica veniva contestato il metodo adottato per l’approvazione del regolamento: senza alcun confronto con i cittadini e con le forze di opposizione. Inoltre, sempre secondo la minoranza, “si trattava di un nuovo tassello per garantire la gestione dei campi da tennis al solito noto”.  Che questo regolamento debba  esser aggiornato e attualizzato, non v’è alcun dubbio. Ciò però non basta. Occorre, sempre a nostro avviso, anche approntare un regolamento specifico  per la gestione del PALARAFFAELLA.  Alle parole, poi, devono seguire i fatti. Va formalizzata la decisione politica (gestione in proprio nel caso specifico) con una delibera di indirizzo della giunta e, contestualmente, va nominato un responsabile del settore Sport a cui compete seguire tutta la parte gestionale. Visto che il sindaco aveva già in mente una conduzione comunale della struttura, è stata postata in bilancio una somma specifica per far fronte alle spese  gestionali (consumi iniziali, polizza assicurativa, guardiania, incentivi al personale utilizzato, eccetera)? Ma il Comune dispone di risorse umane ed economiche sufficienti per gestirlo in proprio? Crediamo di no, per cui prima o poi, il sindaco dovrà rivedere i suoi piani e optare per una gestione privatistica. Vedi Marano, Villaricca, Giugliano per fare degli esempi di Comuni viciniori.

A tutto l’iter, però, bisognava pensarci prima, in modo da  arrivare al giorno dell’inaugurazione con le idee chiare sulla gestione della struttura e con gli atti già pronti.  E’ mai possibile che da dicembre 2015 (da quando sono stati ultimati i lavori) al 22 settembre 2016 (giorno della cerimonia inaugurale) a nessun amministratore o consigliere di maggioranza siano venute in mente queste cose? A Calvizzano, purtroppo, errori e ritardi sono quasi consuetudine. Cosa importa, tanto non succede mai niente?    

     
         


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