Sospensione mercato rionale, Lorenzo Grasso: “diversi ambulanti erano solo intenzionati a speculare, lucrando sulla vendita delle licenze”
Il
delegato al Commercio interviene per dire la sua sulla sospensione del mercato
Lorenzo Grasso, delegato al Commercio |
Biagio Sequino, consigliere di minoranza |
Lorenzo
Grasso, delegato al Commercio, non ha gradito le
dichiarazioni fatte al nostro blog dal consigliere di minoranza Biagio
Sequino sulla sospensione del mercato del lunedì. Le trova
pretestuose, molto politicizzate e non veritiere.
“ Innanzitutto – dice – abbiamo ritenuto opportuno
sospendere il mercato, perché diversi commercianti stavano man mano rinunciando
alle loro postazioni, per cui era inutile continuare ad andare avanti spendendo soldi della collettività. Abbiamo
poi scoperto che una decina di loro sistematicamente non si presentavano il
lunedì, perché avevano il permesso in altri mercati: ciò indurrebbe a pensare
che erano solo intenzionati a speculare, lucrando sulla vendita delle licenze.
Preso atto di questa incresciosa situazione, adesso, di comune accordo con il
sindaco e con il responsabile dell’ufficio commercio, chiameremo tutti gli
operatori per verificare la loro disponibilità a restare a Calvizzano,
escludendo coloro che sono in possesso
di due permessi nella stessa giornata di
lunedì. Qualora non si dovesse raggiungere il numero massimo di 40 stand, per i
rimanenti sarà emesso un nuovo bando. Va ribadito un altro concetto: il Comune
può spostare a suo piacimento il giorno di effettuazione del mercato, ma noi non
intendiamo farlo, poiché vogliamo concertarlo con gli ambulanti ”.
Vuole chiarire perché sarebbero pretestuose le
dichiarazioni del consigliere di minoranza Sequino?
“Perché non è vero che il mercato, come lui afferma,
non è a norma: abbiamo tutte le
autorizzazioni previste per legge. E’ vero che tra consulenza, bagni chimici e
piano antincendio sono stati spesi intorno
ai 15-16 mila euro, ma li abbiamo
recuperati attraverso la Tosap (tassa occupazione spazi e aree pubbliche)
pagata dagli ambulanti. I soldi dati a
Idrotech, invece, andavano comunque spesi, poiché su via Peep bisognava
ampliare la conduttura dell’acqua al fine di evitare la carenza idrica
riguardante la zona delle cooperative. Va aggiunto che la ditta ha pure
effettuato un censimento straordinario delle utenze per individuare e staccare
quelle collegate alla rete idrica di Marano”.
Per lo svolgimento del mercato, non sarebbe stato meglio utilizzare il
parcheggio abbandonato di via Moro?
“Da solo non era sufficiente: occorreva servirsi anche dell’appezzamento di
terreno adiacente di proprietà comunale, ma sono sorti alcuni problemi di
carattere ambientale”.
C’era il sospetto che fossero interrati rifiuti tossici…
“Sì, ma ciò, da quello che mi risulta ufficiosamente, sarebbe stato
scongiurato, poiché le analisi sarebbero risultate negative. Di sicuro nel
nuovo puc quella zona è adibita ad area fiera”.
Ritornando al mercato, quanto durerà la fase di stand-by?
“Non riesco a quantificare i tempi, poiché i fattori in ballo sono tanti,
ma ce la metteremo tutta per farlo riaprire al più presto. In ogni caso, se ciò
non dovesse avvenire, chiunque subentrerà a questa amministrazione troverà la
strada spianata, poiché l’iter del mercato, iniziato con le amministrazioni
Pirozzi e Granata, da noi è stato portato avanti e concluso”.