L’identikit del sindaco quasi ideale




Circa venti giorni fa, Antonio Ferrillo, consigliere comunale di lunga esperienza (è nel giro amministrativo da circa trent’anni), fino a giugno scorso assessore nelle prima giunta Salatiello, davanti a un nutrito gruppo di assessori e consiglieri di maggioranza, mi ha posto la seguente domanda: qual è secondo te (ci diamo del tu da sempre) l’identikit del sindaco ideale per Calvizzano? La mia risposta è stata immediata, poiché, vivendo da tanto tempo, sia da giornalista che da cittadino, questa realtà, penso di avere le idee ben chiare su come debba essere governata la mia città. Così gli ho fatto degli esempi immediati. Per me il sindaco ideale è colui che non si creerebbe tanti problemi nel far arretrare il palazzo a spigolo di via Mazzini, tanto pericoloso per l’incolumità degli automobilisti e dei pedoni. E’ colui che, per migliorare la viabilità, avvierebbe immediatamente (senza pensare di poter sfavorire qualche suo ipotetico elettore) l’iter per rendere pubblica via Campania (strada privata che collega via Ferruccio Parri con via Baracca), poiché è impensabile che la maggior parte del traffico cittadino debba confluire nel vicoletto stretto di via Garibaldi (la strada della madonnina), dove non si riesce neanche a camminare a piedi. E’ colui che, di fronte ad abusi edilizi “significativi” in zone sottoposte a vincolo (chi vuole intendere, intenda), farebbe subito la “voce grossa”. E’ colui che si ergerebbe a paladino della legalità e della sostenibilità ambientale, opponendosi a qualsiasi tentativo di aggressione e di avvelenamento del territorio. Il sindaco ideale dovrebbe essere soprattutto una persona incorruttibile, senza scheletri nell’armadio e con  pochi peccati da farsi perdonare, per evitare l’arte del ricatto (Quarto docet).   
Dunque, il Primo cittadino ideale, quello che potrebbe avere una piccola chances di competere con Salatiello (politico e amministratore super navigato) alle prossime amministrative, dovrebbe essere, tanto per capirci meglio, un nuovo Josi Gerardo Della Ragione, il ventottenne sindaco di Bacoli che ha saputo risvegliare la gente dal torpore, risvegliare il popolo. Ma Calvizzano è pronta per essere una nuova Bacoli, la città flegrea dove i cittadini hanno avuto il coraggio di cambiare?     
P.S. Ieri un capo settore del Comune mi ha riferito di essere stato avvicinato dal proprietario di una casa di  via Campania che vorrebbe menarmi, perché “voglio rendere pubblica la strada dove lui abita da anni”.
Egregio potenziale picchiatore, questa è solo la mia opinione (dovrebbe essere, per il bene della città, anche la sua e di colui che le ha portato spia per farmi dare una “lezione”) e non certamente me la farà cambiare lei con le sue “minacce”. Ripeto: è solo una mia idea, dopodiché sta alla politica metterla o meno in pratica. Se poi si vogliono censurare anche i pensieri, vuol dire che siamo arrivati alla frutta.
M.R.


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