La
proposta del presidente della Commissione toponomastica, Lorenzo Grasso,
consigliere comunale di maggioranza e presidente dell’associazione neo
borbonica “Sud Libero per la Nazione Due Sicilie, è stata accolta
all’unanimità dagli altri componenti
della delegazione
La Commissione toponomastica ha concluso il primo
step di lavori, dedicando cinque nuove
strade a personaggi che rappresentano la memoria storica del paese, ai quali le
vecchie commissioni non avevano dato tanto peso. L’attuale strada Peep (dove si
svolgeva il mercato settimanale) sarà via Alfredo
Revenaz (ultimo podestà di Calvizzano), il prolungamento di via Aldo Moro
(lato Marano), diventerà via Gennaro Di
Donato (è stato Prefetto a Livorno), la strada che affianca la parrocchia di
Santa Rita e il Distretto sanitario di Villaricca sarà via Umberto Castaldi (inventore del biscotto calvizzanese), un’altra
strada nei pressi di viale della Resistenza sarà via Vincenzo Irolli (famoso pittore dell’800: visse per diversi anni a
Calvizzano). Ma la grande novità, perché farà molto discutere, è il tratto
calvizzanese della strada (aperta al traffico l’anno scorso) che costeggia l’alveo
Camaldoli: sarà denominata via Carlo III
di Borbone (re di Napoli e Sicilia, re di Spagna con il nome di Carlo III,
dal 1759 fino alla morte).
“Abbiamo subito trovato convergenza sul nome –
afferma Lorenzo Grasso, presidente della commissione toponomastica e di
un’associazione neo borbonica – poiché è notorio che Carlo di Borbone restituì
a Napoli l’indipendenza dopo oltre due secoli di dominazione straniera, inoltre
fu promotore di una politica riformista che gli valse l’appellativo di “monarca
illuminato”. Inoltre, la strada che gli andremo a dedicare tra, appena sarà
completato l’iter burocratico-amministrativo, è indicatissima alla sua figura, poiché
costeggia l’alveo Camaldoli, realizzato ai tempi dei Borboni per canalizzare le
acque meteoriche che scendevano dalla collina: divenne una preziosa risorsa per
tutta l’agricoltura. Irrorava i campi e li rendeva rigogliosi. E, poi, neanche
a farla apposta, quest’anno si festeggia il tricentenario della sua nascita”.
Ricordiamo che nella provincia napoletana, solo Napoli (piazza Carlo III) e
Casalnuovo hanno voluto omaggiare la memoria del famoso re di sangue metà spagnolo
e metà italiano (sua mamma era la principessa Elisabetta Farnese).