Per un’ennesima volta, Biagio Sequino ha messo nero
su bianco i suoi timori di non veder tutelati adeguatamente i diritti dei
cittadini e ha scritto al Prefetto. Per il battagliero consigliere di minoranza,
gli Uffici violerebbero la normativa sulla trasparenza e anticorruzione. I
motivi sono molteplici e li chiarisce nella missiva: “non esiste all’interno
del sito istituzionale un archivio contenente per 5 anni tutti i documenti
oggetto di pubblicazione obbligatoria, né tantomeno si procede a una pubblicazione
degli atti (determinazioni, delibere eccetera) nei 30 giorni dall’adozione; la
violazione avverrebbe in particolar modo per i provvedimenti dell’ufficio
tecnico, lavori pubblici, gare e contratti (…); ad oggi l’Ufficio tecnico
comunale pubblica a novembre 2014 i provvedimenti adottati a novembre 2013”.
Poi chiede al Prefetto una spiegazione di tali
comportamenti : “diteci Voi se ciò è normale?”.
Ma l’elenco delle inadempienze che verrebbero
perpetrate continua: “non vengono pubblicati i mandati di pagamento all’interno
della sezione Amministrazione Trasparente, né le info relative a dotazione
organica, personale, premi di produzione, indicatore di tempestività dei
pagamenti e contratti di locazione immobiliare (attivi e passivi), eccetera.
Tutti i provvedimenti adottati – ripete per rafforzare il concetto e conclude - non vengono quasi mai pubblicati
nei trenta giorni dalla loro adozione, come previsto dalla normativa, né tantomeno
vanno a finire in un apposito archivio (che non esiste) e che dovrebbe essere
visibile per anni 5, ai sensi della legge sulla Trasparenza-Anticorruzione”.
Le stesse cose, Sequino le ha ribadite nell’ultimo
Consiglio comunale senza avere alcuna risposta.