A chi diamo fastidio?

Se qualche sedicente anonimo mira a far perdere credibilità al nostro blog, ha preso sicuramente la strada sbagliata. La via delle minacce (“Rosiello, non cancellare il messaggio, altrimenti ne scrivo uno che può farti veramente chiudere”) o quella della macchina del fango (“Vergonati!!! Pur di guadagnare soldi con il sito, faresti di tutto), potrebbe rivelarsi un autentico boomerang per chi l’ha imboccata. Tentativi per screditare chi come noi lavora con impegno e dedizione per la causa cittadina, purtroppo, ne sono stati fatti a iosa e siamo sicuri che continueranno a esserci. Non è questo a sorprenderci, perché sappiamo bene, facendo questo mestiere da diversi anni, che spesso la verità fa male. Il nostro stupore è che sono sempre più pochi a  sostenerci moralmente, eppure ne avremmo tanto bisogno, poiché l’appoggio ci darebbe la forza per isolare certi amanti delle menzogne e delle maldicenze. La nostra è un’informazione pulita senza padroni e senza padrini, come ve lo dobbiamo ripetere! Non vogliamo essere solo un giornale come gli altri, ma una comunità, la memoria del paese, la sua coscienza critica; intendiamo raccontare la realtà che ci circonda senza bavagli e senza pregiudizi. I nostri articoli parlano chiaro: basta leggerli, per rendersi conto che non facciamo sconti a nessuno quando si sbaglia, così come non smettiamo di elogiare chi fa bene. Il sindaco è stato spesso attaccato da noi, ma non abbiamo avuto indugi a lodarlo, quando ha preso decisioni giuste. Ultimamente lo abbiamo fatto  in occasione dell’approvazione in Consiglio comunale degli indirizzi del nuovo Puc e per la imminente apertura al pubblico dei famosi campi da tennis. Certo che commettiamo i nostri errori, ma ce ne assumiamo le responsabilità, come abbiamo sempre fatto.  Siamo convinti che solo attraverso la critica costruttiva la nostra città può migliorare. Evidentemente, alla maggioranza dei cittadini Calvizzano piace così com’è. A noi no: la vorremmo migliore sotto tutti i punti di vista. Ecco perché ci mettiamo l’orgoglio e la passione civile, rimettendoci soldi di tasca nostra. Questo concetto sia ben chiaro (siamo pronti a sfidare chiunque voglia dimostrare il contrario), in particolare al sedicente anonimo, tra l’altro un gran vigliacco, perché non ha avuto neanche il coraggio di firmarsi, quando ha scritto che guadagniamo soldi. Magari fosse così? Aggiungeremmo al dilettevole anche l’utile. Un’ultima cosa: ma se questo sedicente anonimo ha tanto paura dei cookie, dei quali, secondo la sua versione, il nostro blog sarebbe infestato, perché continua a cliccare al nostro indirizzo?    

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