L’Asl non consegna al
Comune le chiavi dei locali di via Aldo Moro, dove fino a qualche mese fa
operava il presidio sanitario e il sindaco Salatiello ingaggia una battaglia, al
momento a suon di documenti, contro i vertici dell’Azienda di Monteruscello. La
dichiarazione di “guerra” è scritta nell’ordinanza sindacale contingibile ed
urgente, riportata sull’albo pretorio online appena 3 giorni fa, nella quale si
dispone “di interdire l’uso e l’accesso ai locali, poiché privi del certificato
di agibilità, e di sgomberarli da attrezzature e beni mobili, nel termine
massimo di due giorni”.
L’ordinanza arriva
dopo i reiterati solleciti inviati all’Asl Napoli 2 Nord, che non hanno sortito
alcun effetto positivo. Anzi, per quello che si vocifera, avrebbero addirittura
aggravato lo scontro in atto tra i due enti.
Appena in città si è
diffusa la notizia dell’ordinanza, i calvizzanesi si sono subito divisi tra
coloro che la pensano come il sindaco (lo hanno perfino incitato a continuare
la battaglia intrapresa) e tra quelli che giudicano la sua azione come una vera
e propria forzatura. Per diversi cittadini da noi interpellati, infatti, l’ordinanza
potrebbe rivelarsi una sorta di boomerang che andrebbe a ritorcersi contro il
sindaco stesso.
“Solo adesso –
afferma un signore che preferisce l’anonimato – Salatiello si è accorto che i
locali dove operava il presidio sanitario sono privi del certificato di agibilità?
A questo punto dovrebbero essere sgombrati anche buona parte degli altri locali
presi in affitto dal Comune?”.
Per l’ex sindaco di
Marano, Mauro Bertini, al quale abbiamo chiesto un parere, nel caso specifico
non esistono gli estremi per un’ordinanza contingibile e urgente, per cui
potrebbe addirittura configurarsi il reato di abuso di potere”.
Come andrà a finire
lo scontro? Ricordiamo che l’Asl nei locali lasciati liberi dal presidio sarebbe
intenzionata a insediare l’ufficio prevenzione del distretto sanitario 39 (competente per i Comuni di Villaricca,
Calvizzano e Qualiano), mentre Salatiello vorrebbe piazzarci la Polizia municipale. Il Primo cittadino
calvizzanese sarebbe anche disposto a rivedere i suoi piani, come ha dichiarato
recentemente in consiglio comunale, ma solo se l’Asl sborserà una pigione di
almeno 3mila euro al mese. Si tratta di introiti che verrebbero girati
direttamente ai proprietari dei locali, sgravando il Comune dall’incombenza del
pagamento di diverse migliaia di euro
per i fitti passivi.