Salatiello si mette al lavoro: obiettivo, le prossime regionali

                

Il nuovo sindaco Salatiello è intenzionato a correre: vuole rivoltare la città come un calzino, per dimostrare che le sue capacità sono uniche e che lui è l’unico vero politico che abbia sfornato Calvizzano negli ultimi vent’anni. Tutto questo gli serve per recuperare consensi, anche tra coloro che sono stati da sempre antagonisti convinti.
Il populismo, dunque, sarà il gioco più in voga che vedremo praticare nel Palazzo, perché è la filosofia che garantisce più rientri in termini di voti. Il prossimo obiettivo dell’attuale sindaco, infatti, saranno le regionali del 2015.  Nel 2010 tentò di candidarsi con largo anticipo nelle fila del partito di Casini al quale era iscritto, ma fu scalzato da Biagio Iacolare. Adesso è alla ricerca di sponde più sicure che gli possano garantire la certezza della candidatura: pare abbia trovato agganci diretti con il presidente della Regione Caldoro.
In questi due anni, dunque, i cittadini, probabilmente, vedranno passare tantissimi provvedimenti. L’unico ostacolo che Salatiello potrebbe incontrare sul suo cammino non è di carattere politico (lui sa come cooptare anche i più duri oppositori, ma anche come “distruggere” chi si ostina a non mettersi in riga) ma la mancanza di soldi (Calvizzano, come tanti altri Comuni d’Italia è vicino al tracollo finanziario) alla quale, però, si può sempre sopperire contraendo mutui e indebitando il paese fino al collo.

Comunque vada, va ricordato che Salatiello ha già esperienze pregresse in campo di candidature oltre i confini comunali: nel ‘94, appena ventottenne, fu candidato alla Camera dei Deputati per la lista “Patto per l’Italia”, nel dodicesimo collegio di Campania 1, che comprendeva i comuni di Calvizzano, Marano, Melito, Mugnano e Qualiano. Non fu eletto, ma ebbe un ottimo riscontro in termini di voti.

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