Adesso meritano
una caserma più dignitosa
L’ultima brillante operazione i
carabinieri della stazione di Calvizzano, congiuntamente ai carabinieri della
Compagnia di Giugliano in Campania, l’hanno messa a segno in questi giorni,
traendo in arresto 3 persone, ritenute responsabili di tentata estorsione,
usura, sequestro di persona e lesioni personali aggravate a danno di due
fratelli residenti entrambi a
Calvizzano. L’ordinanza della misura cautelare era stata emessa, il 29 marzo
scorso, dal Gip del Tribunale di Napoli, ed era scattata in seguito alla
richiesta della Procura napoletana che, nel corso dell’attività investigativa, aveva
accertato che Pasquale Carotenuto, 65 anni, residente ad Arzano, Stefania
Amendola, 36 anni, residente ad Arzano, e Salvatore Scarci, 24 anni, residente
a Napoli, avevano elargito un prestito di 16mila euro a due fratelli di
Calvizzano a condizioni usurarie, pretendendo interessi che avrebbero fatto
lievitare la cifra a più di 70mila
euro. Ma questa operazione, come
dicevamo, è stata solo l’ultima delle molteplici attività portate a termine dai
militari dell’Arma di Calvizzano in sei anni, da quando è operativa nel nostro
territorio la Caserma di via Aldo Moro, diretta magistralmente dal Maresciallo
Carmelo Firetto, siciliano d’origine, ma napoletano d’adozione: un gran
lavoratore, a detta di tutti coloro che l’hanno conosciuto, con un eccellente
fiuto investigativo e che non si tira mai indietro di fronte a qualsiasi
situazione di ingiustizia, semplice o complessa che sia. Insomma, è sempre in
prima linea a combattere il malaffare. E i risultati sono sotto gli occhi di
tutti. Ammontano a diverse decine gli arresti operati in questi anni, tra cui molte persone prese in flagranza di reato, mentre sversavano o
trasportavano rifiuti speciali pericolosi e materiale ingombrante. Diversi
anche gli arresti nel campo dello
spaccio della droga. L’abusivismo edilizio ormai si è quasi azzerato, dopo i
numerosi sequestri effettuati negli anni addietro. Sono stati denunciati
diversi genitori che non mandavano i loro figli alla scuola dell’obbligo. E’
stato predisposto un piano di controllo sulle numerose case di riposo operative
a Calvizzano, inoltre sono stati effettuati migliaia tra fermi e sequestri
amministrativi, per guida senza casco o altre infrazioni al codice della
strada.
“Mi sono recata un paio di volte – afferma la signora Ester – nella caserma
dei carabinieri qui a Calvizzano, a presentare denunce e ho trovato in entrambi
i casi un clima di cordialità e di accoglienza eccezionale. Tengo a rimarcare
questa cosa, poiché l’anno scorso mi è accaduto un episodio increscioso, mentre
ero in villeggiatura, per cui mi son dovuta recare nella stazione dei carabinieri
del posto a denunciare il fatto. Dopo
una lunga anticamera, sono rimasta anche molto delusa dall’accoglienza ricevuta”.
Insomma, la caserma dei carabinieri, da queste parti, oltre a essere un
autentico baluardo di legalità rimasto (forse l’unico insieme alla chiesa e don
Ciro Tufo) è un luogo dove si avverte veramente la presenza dello Stato. Politici e amministratori, a nostro avviso,
invece di osteggiarsi su questioni il più delle volte inutili, pensino
piuttosto a realizzare una caserma dei carabinieri degna di questo nome, come è
accaduto a Villaricca. Sono anni che questo argomento viene solo scritto nei
programmi elettorali e mai affrontato seriamente.