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Biagio Sequino |
Con la discesa in
campo del giovane ventiseienne Biagio Sequino,
il quadro delle candidature appare un po’ più chiaro. Dovrebbero essere
quattro i candidati sindaco, con altrettante liste di appoggio. Ormai è quasi in dirittura d’arrivo l’accordo tra gli ex sindaci Granata e
Pirozzi, con quest’ultimo candidato sindaco: resterebbero da limare solo alcuni
dettagli (tra cui la presenza o meno in lista dell’ex assessore alle Finanze
Antonio Ferrillo) sui quali, però, non dovrebbero sorgere particolari problemi,
visto che la priorità assoluta di entrambi è quella di battere Salatiello. I
due ex sindaci, infatti, considerano Salatiello, politicamente e
amministrativamente, il “male assoluto” per la città, pertanto, secondo loro, bisogna fare in
modo da non farlo più sedere da Primo
cittadino sugli scranni dell’aula consiliare. Intanto, proprio Salatiello ha
già da tempo pronta la sua lista, composta quasi totalmente da “pezzi da
novanta” in termini di voti. Insomma, se,
strada facendo, non dovessero subentrare particolari ostacoli, si
verificherebbe alla lettera quanto da noi pronosticato in un articolo apparso
sul blog nel mese di ottobre. Anche l’ex sindaco Mario Morra, avrebbe già
pronto una sua lista, e potrebbe, nei prossimi giorni, ufficializzare la sua
candidatura a Primo cittadino. La vera
novità, dunque, rimarrebbe, visto che tutti gli altri candidati hanno già
rivestito la carica di sindaco, la candidatura di Sequino, che annovera nella
sua lista quasi tutti giovani di bella speranza. Alla ufficializzazione della
sua candidatura, l’aula consiliare era super gremita, il che, di per sé, rappresenta già un buon segnale.
Questo particolare, però, non dovrebbe far illudere più di tanto sia Sequino
che i suoi candidati, perché Calvizzano rimane pur sempre una piazza elettorale
molto atipica, dove clientelismi e nepotismi continuano a farla da padroni. Cosa
consigliare, dunque, al Sequino. Si affretti a compilare un programma
elettorale realistico e non idealistico, puntando su pochi elementi
realizzabili, altrimenti rischierebbe di passare alla storia politica
cittadina, come un giovane già vecchio di idee. La cosa, ad avviso di tanti,
che non deporrebbe bene a suo favore, è la scelta del suo padrino politico,
vale a dire l’on. Massimo Ianniciello da Casandrino, consigliere regionale del
Pdl, cosentiniano doc. Cosa significa per Sequino? Di aver sposato, se la
proprietà transitiva ha ancora un senso, teorie e metodi politici di vecchio
stampo, che avrebbero portato i Comuni e l’intera filiera istituzionale alla
rovina amministrativa? Con tutto il rispetto per Sequino, e per Mario Morra,
persona tutta d’ un pezzo, il vero scontro, dunque, dovrebbe essere tra Salatiello
e Pirozzi, ovvero tra l’ex maestro e l’ex allievo. A volte, però, accadono pure i miracoli.