In nome della trasparenza…




Ancora una volta siamo costretti a ritornare a parlare di trasparenza: lo faremo fino a quando non avremo raggiunto questo obiettivo di grande democrazia, a costo di diventare noiosi.
Egregio signor sindaco, lei deve mettere  i cittadini in condizioni di conoscere tutto ciò che avviene nelle stanze del comune: lo deve fare perché è un suo dovere istituzionale, ma anche in nome di quella trasparenza da lei sempre predicata e invocata, specialmente quando sedeva sui banchi dell’opposizione. Lei ha sempre dichiarato che, qualora fosse stato eletto, il comune sarebbe diventato un palazzo di vetro trasparente. Finora tutto questo, però, non è avvenuto, poiché continua a tenere nascoste le notizie “contro”, mentre per quelle “a favore” si fa in quattro per poterle divulgare all’esterno. Tutto questo non va bene, soprattutto per uno che aspira a diventare un leader politico. Va aggiunto che lei, da ottimo penalista, si è sempre battuto per una giustizia più giusta, un desiderio che è aumentato in lei, da  quando ha avuto un grave  lutto familiare che ha sconvolto il suo animo e quello di tutti i cittadini, anche di coloro che l’hanno sempre avversato in tutti i modi. Giustizia, però, vuol dire anche fornire ai cittadini quegli elementi per poter apprendere cosa accade dentro al Palazzo e, quindi, poter giudicare l’operato suo, di tutta la macchina amministrativa e dirigenziale. Pertanto lei deve, anche perché la legge (albo pretorio online) glielo impone, far pubblicare tutti gli atti, ma completi, sul sito istituzionale. Le determine (atti di gestione prodotti dai dirigenti e responsabili di settore) vanno pubblicate interamente con tutto il loro contenuto, poiché sono documenti fondamentali ai fini della trasparenza. Allo stesso modo vanno pubblicati tutti gli altri documenti in suo possesso. A questo punto sorge spontaneo chiederle: perché  il parere negativo espresso dall’Autorità di Bacino sul piano urbanistico, non l’ha mai pubblicato sul sito istituzionale, mentre per quello positivo si è affrettato a farlo? Anche questo gesto non va bene, perché dà adito a tanti dubbi e, nel contempo, consente ai suoi denigratori, a giusta ragione, di alzare il tiro della polemica.
Adesso si spera, dopo questo ennesimo articolo, che cambi l’andazzo, anche perché non è poi tanto difficile pubblicare atti e documenti vari su internet, alla luce anche del fatto che nel suo staff opera  un ingegnere esperto di informatica. Un ultimo consiglio: eviti che Calvizzano rimanga l’unico comune arretrato anche sulla pubblicazione degli atti.         

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