Trasparenza Puc, l’assessore Cristofaro Agliata non condivide il “Modus operandi” del sindaco



Nonostante il nostro articolo critico, nonostante le rimostranze manifestate dalle forze di opposizione, il sindaco Granata cambia idea solo parzialmente: ha dichiarato, infatti, che, quanto prima, provvederà a pubblicare il Piano urbanistico sul sito del Comune. Continua, però, a ritenere giuste le sue decisioni di non dover affiancare ai cittadini, che si recano al Comune per consultare il Puc, un tecnico che possa appagare i desideri di conoscenza di chi non ha competenza in materia urbanistica o ha problemi a spulciare piantine e consultare grafici e tabelle. Ritiene, inoltre, che sia giusto, in questa fase, non indire alcuna conferenza pubblica per spiegare alla città come questa amministrazione intenda pianificare il futuro della città. Alla faccia della trasparenza.

Non la pensa come il sindaco, però, l’assessore ai Servizi sociali, Cristofaro Agliata: “Io – dice -avrei agito diversamente”.

Cioè?

“Avrei, innanzitutto, chiesto la cortesia al capo dell’ufficio tecnico, ing. Lorenzo Tammaro, l’unico in questo Comune, in grado di poter dare spiegazioni esaustive riguardo il Puc, di affiancare i cittadini, nelle giornate di visione del Piano urbanistico”.

E, per quanto concerne l’indizione di una conferenza pubblica?

“L’avrei indetta subito. Sarebbe stata un’occasione per dare ai cittadini tutte le spiegazioni politico-amministrative possibili e immaginabili. Avrei invitato anche i tre redattori del Puc, per fornire risposte tecniche a quesiti e dubbi. Tutto questo, al mio paese, si chiama trasparenza.

Insomma, sta accusando il suo sindaco di essere stato poco chiaro…

“Io non accuso nessuno: le sto semplicemente dicendo come mi sarei comportato”.

Lei, durante l’approvazione in giunta del Puc, si è dovuto allontanare due volte: come mai?

“Non certamente perché posseggo appezzamenti di terreno, come qualcuno vorrebbe far credere: lo scriva a caratteri cubitali. Mi sono dovuto allontanare, poiché alcuni miei parenti (la legge prevede situazioni di incompatibilità fino a parentele di quarto grado, ndr) posseggono un lotto di terreno a Calvizzano e, poi, per la questione villa Carandante, poiché sono in causa con i parenti dei proprietari, per la nota vicenda legata all’aggressione di mia figlia, avvenuta nel dicembre 2007 nell’aula consiliare, durante la presentazione della proposta di piano urbanistico varata dalla giunta Pirozzi.

Un’ultima domanda: per lei il sindaco ideale rimane sempre Salatiello?

“Senza alcun dubbio”.

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