Servizio civile, l’opposizione parla di “raccomandopoli”

Ombre sulla selezione dei volontari che hanno prodotto domanda per aderire ai progetti di Servizio civile. Secondo l’opposizione, non c’è stata trasparenza, poiché la quasi totalità dei 20 giovani selezionati, tra i circa 100 partecipanti e inseriti nei progetti di pubblica utilità, sarebbero raccomandati dai membri della maggioranza che appoggia Granata.

“Guarda caso – afferma Michele D’Ambra – tra i selezionati ci sono familiari di un funzionario comunale; ci sono, poi, parenti e figli di amici e supporters elettorali di diversi membri della maggioranza”.

“A noi, – aggiunge Ivano Migliaccio – quando con Pirozzi istituimmo il Servizio civile, Granata e i suoi amici ci crocifissero: ci accusarono di aver favorito parenti e amici e di essere perfino in conflitto di interessi con la cooperativa che presentò i nostri progetti per il servizio civile. Ora vorrebbero far passare tutto in sordina? E questo è il cambiamento prospettato da Granata in campagna elettorale? Parafrasando il grande Totò, è il caso di dire “Ma mi faccia il piacere!”

Nel 2005, quando Granata era capogruppo consiliare e coordinatore del circolo della Margherita, infatti, parlò di parentopoli del Servizio civile. Ecco, quanto dichiarò, all’epoca, al giornale l’attesa: “Guarda caso – disse – tra i selezionati ci sono la sorella dell’ex vicesindaco Salvatore De Rosa e molti soggetti vicini ai componenti della maggioranza, vuoi per parentele dirette o indirette, vuoi perché si sarebbero fatti in quattro per appoggiare il sindaco Pirozzi durante la campagna elettorale”.

Insomma, se risponde al vero quanto denunciato dall’opposizione, sorge spontaneo chiedersi: ma cosa è cambiato con l’avvento di Granata?

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