Epidemia colposa per l’emergenza rifiuti: tra i sindaci sotto inchiesta anche l’ex Primo cittadino Pirozzi



Tra i sindaci accusati di epidemia colposa in merito all’emergenza rifiuti del 2007-2008 c’è anche l’ex sindaco di Calvizzano Giacomo Pirozzi. L’avviso di chiusura indagine gli è stato notificato nella mattinata dello scorso otto novembre, come un fulmine a ciel sereno. Il pm Curcio accusa Pirozzi, e altri trentacinque rappresentanti istituzionali, tra cui l’ex prefetto Pansa, l’ex governatore Bassolino e il sindaco di Napoli Iervolino, di non aver assunto adeguate misure di prevenzione per la presenza di enormi cumuli di spazzatura in strada, probabile causa di infezioni. Il magistrato della sezione reati contro la pubblica amministrazione della procura di Napoli ha chiesto la consulenza di un collegio di esperti, e ha riscontrato un picco di patologie nel periodo di emergenza rifiuti riguardanti infezioni di carattere cutaneo e gastroenteriti virali. I periti hanno ritenuto esserci uno stretto rapporto tra queste infezioni e la permanenza per strada dei rifiuti (lasciati a marcire senza neppure la precauzione di un po' di calce viva).

Da qui le accuse a sindaci e istituzioni. Pirozzi, come gli altri indagati, ha venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogato o per produrre memorie difensive. Dopo questo termine, il pm deciderà se chiedere il rinvio a giudizio.

Appare abbastanza tranquillo l’ex sindaco Pirozzi, il quale è sicuro di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestatigli.

“ A Calvizzano – dice Pirozzi - nonostante il doppio periodo di emergenza rifiuti del 2007 e di inizio 2008, le strade non furono mai invase da cumuli di immondizia; il nostro Comune, infatti, come venne evidenziato anche da un articolo, apparso all’epoca sul periodico locale l’attesa, risultò uno dei Comuni più puliti del comprensorio giuglianese”.

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