Carabinieri, da tre anni a Calvizzano e i risultati si vedono



Sono trascorsi poco più di tre anni dall’insediamento dei carabinieri a Calvizzano e si può dire che gli episodi di criminalità e i fenomeni di illegalità sono notevolmente diminuiti: il piccolo centro del giuglianese, rispetto agli altri comuni del comprensorio, può considerarsi un’oasi felice. L’attività dei militari dell’Arma è stata intensa su diversi fronti e alla fine i risultati positivi sono arrivati, sia per quanto concerne il controllo del territorio sia sul fronte della prevenzione e repressione dei reati.
Attualmente ci sono 12 persone agli arresti domiciliari e altre 12 hanno l’obbligo di presentarsi in caserma: tutta gente che ha commesso reati penali che vanno dalla detenzione e spaccio di stupefacenti all’omicidio colposo, al contrabbando e alle rapine, alla ricettazione, alla violenza sessuale. Nel 2009 sono state fermate 10 persone che sono state diffidate e ora attenzionate, vale a dire che devono dar conto alla caserma del loro tenore di vita. E’ stato emesso il foglio di via per 15 soggetti pregiudicati di altri Comuni che non possono più passare per Calvizzano per tre anni.
Da quando è stata istituita la caserma a Calvizzano sono stati effettuati 59 arresto: 13 il primo anno, 21 il secondo e 25 nel 2009. Nel 2008 sono state denunciate a piede libero 156 persone, vale a dire che hanno commesso una violazione e sono state denunciate alla Procura della Repubblica; nel 2009 il numero è salito a 180 (in questi sono compresi anche i 6 assenteisti del Comune). Ci sono state diverse denunce con un arresto, per smaltimento di rifiuti ingombranti: erano tutte persone non residenti a Calvizzano. L’abusivismo edilizio si è quasi azzerato: nel 2008 sono stati effettuati circa 50 sequestri, mentre nel 2009 si è scesi ad appena 14. Sono state denunciate diverse famiglie che non mandavano i bambini alla scuola dell’obbligo, facendo un lavoro sinergico con la scuola e i servizi sociali del Comune. E’ stato predisposto un piano di controllo sulle numerose case di riposo che insistono sul territorio: alcune mense, che non rispondevano ai requisiti igienico-sanitari, ora sono in regola. Sono stati effettuati migliaia tra fermi e sequestri amministrativi per guida senza casco o altre infrazioni al codice della strada. Per qualche truffa a danno degli anziani si è subito intervenuti e ora sembrano un ricordo lontano. Lo spaccio non è più un fenomeno diffuso come una volta e le rapine e gli scippi sono un ricordo ormai lontano. Insomma, un plauso va sicuramente agli uomini della Benemerita per la loro operatività, ma soprattutto al loro comandante, il maresciallo Carmelo Firetto che, oltre a essere un instancabile lavoratore, è sempre in prima linea a combattere il malaffare.

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