Tassa rifiuti, pagare la differenza per la superficie dichiarata ridotta


RETTIFICA DEL PRECEDENTE ARTICOLO
(Abbiamo dovuto rivedere il contenuto del precedente articolo, inerente alla differenza da pagare sulla tassa rifiuti, poichè in un primo momento c'era stato assicurato che gli avvisi di accertamento non sarebbero stati inviati a casa dei contribuenti. Invece gli indirizzi politici sono stati ben altri.)

Si prospetta un Natale amaro per i contribuenti calvizzanesi: all’ufficio tributi, infatti, si sono organizzati per far arrivare gli avvisi di accertamento nelle case di migliaia di cittadini a cui viene imputato di aver pagato finora una cifra inferiore a quella dovuta per la tassa sui rifiuti. Non bastavano le bollette della spazzatura salate, con cifre molto più grosse di quelle dello scorso anno, poiché la tassa è aumentata di 20 centesimi, passando da 2,70 euro al metro quadro a 2,90 euro, adesso ci si mette pure quest’altro fardello delle bollette aggiuntive. Da cosa derivano? L’ imposta Nu, come è noto, si paga secondo il metraggio dell’abitazione. Per molti contribuenti è stata individuata una differenza tra la superficie registrata al Comune e quella risultante al cosiddetto catasto metrico, una nuova banca dati catastale creata nel 2005, basata sulla “traduzione” in metraggi delle planimetrie delle abitazioni consegnate all’atto dell’accatastamento. All’ufficio tributi, attraverso un particolare programma comprato nella Repubblica di San Marino, hanno messo a confronto la banca dati comunale e quella del catasto metrico. Sono spuntate le posizioni di migliaia di contribuenti che risultano avere una casa (o un garage o un altro immobile) di metraggio superiore a quello registrato al Comune. Si chiede, dunque, agli elusori, di pagare la differenza (calcolata per gli ultimi tre anni) più le sanzioni e gli interessi legali.

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