Servizio idrico: scaduto il contratto con l’Idro-Tech, il Comune punterebbe ancora sul privato




Il 31 ottobre è scaduto il contratto stipulato a ottobre del 2000 tra Comune e Idro-Tech, la società privata che ha gestito per nove anni il servizio idrico cittadino. Cosa accadrà adesso? Si passerà alla gestione pubblica o si continuerà con quella privatitistica? Pare che al Comune siano orientato di nuovo verso una gestione privata, anche perché non si avrebbero a disposizione uomini e mezzi a sufficienza per garantire un servizio di simili dimensioni. Nelle more, dunque, che venga bandita una nuova gara, perché non si proroga il servizio all’Idrotech, così come è stato fatto per la tesoreria comunale? Una vacanza del servizio, infatti, potrebbe portare grosse difficoltà sia alla cittadinanza che al Comune stesso. E, poi, al di là della discussione atavica se l’acqua è meglio pubblica o privata, bisogna dire che l’Idrotech, in questi anni, ha lavorato molto bene sul territorio, garantendo un servizio efficiente alla cittadinanza e un rientro economico al Comune: a Calvizzano, infatti, al contrario degli altri comuni del comprensorio, dove più della metà della popolazione non paga l’acqua, sono circa mille i morosi su un totale di circa 4500 utenti. Inoltre, l’Idro-Tech è riuscita a far stipulare i contratti anche ai più resistenti: mancano all’appello ancora una sessantina di utenti, per i quali, finora, non c’è stato nulla da fare, nonostante la ditta calvizzanese abbia chiesto più volte l’intervento della forza pubblica.
Un po’ di storia. Anno 2000: il Comune indice la gara d’appalto per il servizio di manutenzione, riparazione e sistemazione della rete idrica e fognaria, allaccio acqua, fornitura e lettura contatori, bollettazione acqua, per la durata di 9 anni. Importo a base d’asta: un miliardo e 41 milioni di vecchie lire. La commissione giudicatrice procede all’esame della documentazione presentata dalle uniche due imprese partecipanti (Mirella e Idro-Tech) e dispone l’ammissione alla gara di entrambe, rinviando a una seconda seduta l’apertura delle buste. Intanto, la Mirella impugna il verbale della commissione, lamentando la mancata esclusione dell’Idro-Tech per lacune della documentazione. L’Idro-Tech replica con un controricorso, contestando l’ammissione alla gara della Mirella, sul rilievo che la stessa ha presentato documentazione difforme al bando. La commissione giudicatrice, intanto, prosegue nelle operazioni di gara e, in due sedute, perviene all’aggiudicazione in favore dell’Idro-Tech, che consegue il miglior punteggio tecnico, nonostante abbia presentato un ribasso minore (0,468%) della Mirella (8,29%). La Mirella impugna l’atto e ricorre al Tar. Il giudice amministrativo annulla sia il provvedimento di aggiudicazione che il contratto, e condanna il Comune di Calvizzano al risarcimento del danno in favore della Mirella, per il mancato utile. L’Idro-Tech inoltra ricorso al Consiglio di Stato vincendolo.

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