Un sindaco attivo ma assente sulla questione giovani

Nulla da eccepire sull’impegno che il sindaco Granata profonde per la crescita di Calvizzano. Sta amministrando la città come farebbe un buon padre di famiglia in un periodo difficile e di crisi mondiale. E’ sempre presente al Comune, s’interessa in prima persona di tutte le problematiche che riguardano la città ed è anche attento a bloccare propositi maldestri di qualche amministratore che intende la gestione ancora alla vecchia maniera, cioè sfruttare la cosa pubblica per migliorare la posizione economica sua e dei suoi familiari. D’altronde anche la segretaria comunale lo ha detto: “Ho lavorato in diversi Comuni ma è la prima volta che vedo un sindaco presente ogni giorno nella casa comunale, che lavora senza soste e, nel contempo, competente e preparato su ogni questione amministrativa”. Aggiungiamo anche che Granata è un sindaco onesto e attento ai costi: cerca di fare economia su tutto per poi investire i risparmi in altri settori.
Ma può bastare tutto questo?
Si tratta sicuramente di qualità che sono una buona premessa per essere un ottimo sindaco ma non bastano. Dov’è che, almeno per il momento, ha fallito il nostro sindaco? Sta facendo allontanare dalla politica i tanti giovani che era riuscito ad attrarre durante la campagna elettorale. E questo è grave poiché egli, oltre a essere il capo dell’amministrazione, è anche un politico di rango, visto che, per diversi anni, è stato capo dell’opposizione ed elemento di spicco del partito Democratico. Cosa significa? Che oltre ad avere la capacità di porre in essere una strategia politica che caratterizzi la sua amministrazione, deve attivarsi per coinvolgere fette consistenti della popolazione nella vita politico-amministrativa. Tutto questo, purtroppo, ancora non è avvenuto e non si vedono i presupposti perché avvenga. Eppure il territorio è zeppo di giovani esperti e preparati nei più disparati settori come quello della comunicazione, dell’informatica, della giurisprudenza, dell’economia e di tanti altri. Ma, da quello che ci risulta, Granata non avrebbe mai invitato queste preziose risorse umane a sedersi intorno ad un tavolo per cercare di capire quale contributo possano apportare per la crescita, in tutti sensi, della nostra comunità. I giovani, come è noto, hanno bisogno di essere stimolati, per uscire dalla stagnazione politica, economica e sociale; se questa spinta, poi, proviene da una persona autorevole, si otterrebbero sicuramente significativi risultati. Ha ragione l’ex sindaco Salatiello quando dice che Granata, sul fronte del coinvolgimento dei giovani, non ha fatto proprio nulla. Sindaco, si dia una mossa: ha a disposizione ancora più di tre anni (se il suo mandato durasse l’intera consiliatura) per farci cambiare idea.

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