Intervista a Granata, dopo un anno e mezzo da sindaco

Intervista a Granata, dopo un anno e mezzo da sindaco

“E’ stato un periodo difficile ma i risultati stanno arrivando”


A distanza di 17 mesi e mezzo dal rilevante successo elettorale della “Lista Granata”, abbiamo chiesto al sindaco di Calvizzano di fare il punto sulla situazione.
Sindaco Granata, è soddisfatto di quello che ha prodotto in questa prima fase?
“Sì, mi sento soddisfatto: sono contento principalmente dell’impegno che ho profuso e dei primi risultati raggiunti, considerando anche che l’attività di programmazione richiede, comunque, un certo tempo”.
Quali risultati ha raggiunto e cosa vedranno i calvizzanesi a breve termine?
“Raccolta differenziata: abbiamo realizzato il porta a porta raggiungendo percentuali superiori al 25 per cento e per questo motivo abbiamo ottenuto anche una premialità dalla Provincia come Comune virtuoso; abbiamo realmente aperto l’elementare Diaz dotandola di palestra e ulteriori otto aule; grazie al nostro impegno, visto che la prima ditta aveva dato forfait, abbiamo dotato la scuola media di una tensostruttura; a fine novembre finalmente ci saranno consegnati dalla ditta che sta eseguendo i lavori i campi da tennis; a breve saranno completati i lavori del tratto calvizzanese che costeggia l’alveo camaldoli; in questi giorni sono iniziati i lavori di rifacimento di numerose strade cittadine; entro un mese cominceranno i lavori per il completamento della rete fognaria e di ammodernamento della rete idrica, utilizzando i circa cinque milioni e mezzo di fondi europei che ci sono stati assegnati dalla Regione; a tutto questo va aggiunto il miglioramento della situazione finanziaria, visto che, al nostro insediamento, abbiamo trovato le casse disastrate. A breve partiranno anche i lavori per la realizzazione dell’isola ecologica di via San Pietro e, nel giro di un anno, i calvizzanesi avranno la prima vera villa comunale. Ma l’elenco è lungo e non basterebbe la pagina di un giornale per menzionare le cose fatte e quelle in programma, ma voglio aggiungere che siamo in trattativa per l’acquisto di un palazzo storico di Calvizzano, dove andremo a insediare la biblioteca comunale, un centro sociale per anziani e alcuni uffici comunali”.
E il Piano urbanistico? Nel suo programma elettorale c’è scritto che, entro sei mesi dal suo insediamento, avrebbe completato l’iter per l’adozione del Puc. Inoltre, in un’intervista che ha concesso l’anno scorso di questi tempi al nostro giornale, ebbe a dire che il documento urbanistico sarebbe stato approvato entro il primo anno del suo mandato.
“Le assicuro che, nel frattempo, non siamo stati a contemplarci: i tecnici hanno effettuato la cosiddetta perimetrazione degli abusi e la relativa trasposizione su carta, per cui è stato fatto un lavoro certosino che ci consentirà di andare avanti senza ulteriori intoppi”.
Come giudica questa opposizione?
“Diciamo che è un’opposizione che, pur sapendo di dire cose sbagliate, le dice lo stesso per esercitare il suo ruolo”.
Sono in molti a sostenere che la vera opposizione ce l’ha nella sua stessa maggioranza, vedi il neonato gruppo Udc.
“Questa è un’altra enfatizzazione voluta dalla minoranza. Io credo che in tutti i comuni d’Italia nascano piccole frizioni dovute a motivi di visibilità politica: con l’Udc, che ha posto problemi di rappresentanza, c’è stato un confronto civile e democratico e siamo arrivati a un accordo”.
Intanto, si vocifera che lei sia un po’ deluso, perché da qualche assessore o altro componente di maggioranza si aspettava un impegno maggiore.
“Queste cose le tengo per me: c’è sicuramente chi ha lavorato di più e chi di meno, ma di questo terrò conto”.
Nel rimpasto che lei si appresta ad effettuare nel mese di ottobre dovrà concedere due assessori al gruppo Udc, il che vuol dire che due componenti della sua giunta dovranno farsi da parte: non vogliamo sapere i nomi, anche perché lei non li farà, ma quale criterio adotterà?
“Competenza personale, impegno profuso, prospettive future, rapporti politici con gli enti sovra comunali. Diciamo, però, che, a chi momentaneamente dovrà farsi da parte, non gli sarà preclusa la possibilità di un rientro, visto che siamo appena a un terzo della consiliatura”.
Le basteranno questi cinque anni di consiliatura per cambiare Calvizzano oppure, visto i tempi lunghi della politica, ma anche della burocrazia, le occorreranno altri cinque, insomma, nel suo progetto è prevista una ricandidatura?
“Gli impegni che stiamo portando avanti sono davvero tanti: se pensassimo di risolverli tutti rivolteremmo la città come un calzino. Purtroppo dobbiamo pensare che siamo in un momento di crisi mondiale, che mi è capitata una tragedia immane, quale l’omicidio di mio padre che ha influito sulla mia psiche e sul mio stato d’animo. Nel primo anno di mio mandato abbiamo avuto l’inverno più piovoso degli ultimi cinquant’anni il che ha comportato un danneggiamento di tutte le strade cittadine con danni incalcolabili. Nonostante tutto spero di portare a termine per intero il programma che ci siamo dati. Non so, comunque, se mi ricandiderò ”.

Visualizzazioni della settimana