Acque agitate tra il sindaco e l’Udc in vista del riequilibrio di bilancio





Antonio Martiello, capogruppo consiliare del’Udc, prima dichiara la sua fuoriuscita dal partito di Casini, poi dopo un paio di ore rientra. Tutto è accaduto nella seduta consiliare del 24 settembre, dove si doveva discutere del Riequilibrio di bilancio. Sembrava una serata tranquilla dal punto di vista politico, ma invece si è trasformata in bufera. Ore 20, 05: inizia lo show. Dei quattro componenti (tre consiglieri comunali più il presidente del consiglio Giuseppe Salatiello) del partito di Casini, che sostengono la maggioranza guidata dal sindaco Granata, si presenta all’assise cittadina solo Antonio Martiello, nonostante l’ordine di scuderia fosse quello di non parteciparvi, per incalzare politicamente Granata.
«Due assessori, prima dell’approvazione del riequilibrio di bilancio oppure niente voto e si va tutti a casa». Questo, in pratica, è stato il senso del discorso dei sostenitori calvizzanesi del consigliere provinciale Biagio Iacolare. All’inizio della seduta consiliare, prende la parola Martiello: “Io non faccio parte più dell’Udc – dice – i miei colleghi di partito non mi hanno informato di certe cose, per cui non intendo fare il guagliunciello di nessuno”.
Dopo queste parole Martiello lascia il Consiglio. A questo punto anche l’opposizione, notando che senza Martiello non esiste più il numero legale, abbandona l’aula. Così, alle ore 21, la seduta viene sospesa. Alle ore 23, avviene la riconciliazione tra Martiello e il suo gruppo: l’Udc, infatti, dirama un comunicato stampa nel quale c’è scritto si chiarisce che i consiglieri comunali Cristofaro Agliata, Giuseppe Salatiello, Antonio Sequino, Antonio Martiello, allineandosi alla politica del consigliere provinciale Biagio Iacolare, aderiscono ufficialmente all’Unione di Centro, costituendo l’omonimo gruppo consiliare: viene confermato capogruppo Antonio Martiello e, nel contempo, viene chiesto al sindaco di nominare, quali due assessori spettanti all’Unione di Centro, Cristofaro Agliata e Antonio Sequino; tutto, però, deve avvenire prima della prossima seduta consiliare, dove si discuterà, chiaramente, di riequilibrio di bilancio, un atto fondamentale per l’ente comunale. In caso di mancata approvazione, infatti, il Consiglio comunale viene sciolto, il sindaco decade e si va al commissariamento e a nuove elezioni.
Cosa succederà? Staremo a vedere.

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