Calvizzano, déjà-vu politico: dal dicembre 2021 al novembre 2025, il sindaco Pirozzi di nuovo in bilico e pronto ad aprire all’opposizione
Dicembre 2021, Pirozzi: “i calvizzanesi non meritano un commissariamento”
A distanza di quattro anni, la storia sembra ripetersi
a Calvizzano. Era dicembre 2021 quando sul Comune aleggiava l’ombra del
commissariamento: una crisi politica interna minacciava di travolgere
l’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Pirozzi. In quell’occasione, fu
proprio l’opposizione a “salvarlo”, consentendo la prosecuzione della
consiliatura in nome della stabilità e, come affermò allora lo stesso primo
cittadino, “perché i calvizzanesi non meritano un commissariamento”.
Oggi, novembre 2025, lo scenario appare sorprendentemente simile. Durante il consiglio comunale del 4 novembre è stata ufficialmente dichiarata la crisi politica: una parte consistente della maggioranza ha ritirato il proprio sostegno, costringendo il sindaco a cercare nuovi equilibri. E, come accadde quattro anni fa, Pirozzi tende nuovamente la mano all’opposizione, quella stessa opposizione composta in buona parte da ex alleati estromessi nel 2021 dopo aspre fratture interne.
L’apertura all’opposizione
L’apertura, formalmente dettata dal desiderio di
avviare un dialogo costruttivo, appare però come un tentativo di salvaguardare
la tenuta dell’amministrazione in un momento di evidente difficoltà numerica e
politica. Se nel 2021 la mossa si rivelò vincente, evitando il commissariamento
e garantendo una certa continuità amministrativa, resta ora da capire se
l’opposizione sarà disposta, ancora una volta, a mettere da parte vecchi
attriti per scongiurare un nuovo terremoto istituzionale.
Tra passato e presente, il copione sembra lo stesso: una maggioranza lacerata, un sindaco in cerca di sostegno e un Comune sospeso tra la crisi e la necessità di stabilità. Resta da vedere se anche stavolta la politica locale sceglierà la strada del dialogo o quella della rottura definitiva.