C’è un detto antico che calza a pennello pure oggi: “a
furnut e cartucce”. Si dice di chi spara tanto all’inizio, ma poi resta senza
munizioni e senza idee. E pare proprio la storia di certi politici nostrani,
che in ogni comune d’Italia si credono re e regine del consenso, finché i
numeri non cominciano a calare come le foglie d’autunno.
Loro, gli accentratori per vocazione, vogliono fare
tutto, decidere tutto, apparire ovunque. E chi lavora davvero? Quello resta
nell’ombra, buono buono, che sennò gli tolgono pure la sedia.
Intanto, c’è sempre la “signora che ringrazia”… e il
“cittadino che incensa”: applausi, complimenti, selfie, e via di incenso fino a
far lacrimare gli occhi. Ma il tempo, si sa, è galantuomo. E quando finiscono
le cartucce, resta solo il rumore… di chi spara a salve.
Ma spetta a chi gli sta intorno decidere se farlo “arrendere”
o dargli un nuovo caricatore.
