Marano, motocicli elettrici fermi da anni: l’auspicio è che vengano utilizzati con l’insediamento dei commissari straordinari

 

A Marano restano ancora inutilizzati i motocicli elettrici acquistati nel 2019 con fondi ministeriali, nonostante siano perfettamente funzionanti e sia stata realizzata anche una Charging Station presso il piazzale dell’ex Pretura. L’auspicio, ora, è che con l’insediamento dei commissari straordinari si possa finalmente arrivare all’effettiva messa in funzione dei mezzi, rimasti chiusi per oltre cinque anni.

I fondi, 170mila euro complessivi, furono assegnati al Comune di Marano attraverso il Decreto Crescita, in base al numero di abitanti. Con una parte della somma (circa 70mila euro), furono acquistati i motocicli elettrici e realizzata l’infrastruttura di ricarica, mai entrata in funzione.

A sollevare la questione pubblicamente (lo ha fatto diverse volte) è stata la consigliera d’opposizione Stefania Fanelli, che nella seduta del consiglio comunale del 18 febbraio 2025 presentò un’interpellanza per denunciare l’inspiegabile inutilizzo dei mezzi e dei pannelli fotovoltaici installati sulle scuole Socrate, Mallardo, D’Azeglio, Alfieri e sulla casa comunale di via Nuvoletta.

Fanelli parlò esplicitamente di “ennesimo sperpero di denaro pubblico” e chiese di accertare eventuali responsabilità per danno erariale. Durante una seduta di commissione, l’allora assessore Albanese (a nostro avviso persona seria e preparata che stava lavorando bene) confermò che i motocicli erano funzionanti e ipotizzò un loro utilizzo futuro da parte dei lavoratori del Consorzio Unico di Bacino (CUB) e dei volontari della Protezione Civile, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione per una corretta raccolta differenziata.

Ma, ad oggi, tutto è ancora fermo. Nessun utilizzo concreto, nessuna data ufficiale. Con l’arrivo dei commissari straordinari, c’è chi spera in un cambio di passo, in grado di sbloccare questa situazione paradossale: mezzi ecologici costati decine di migliaia di euro pubblici lasciati in completo abbandono.

L’auspicio è che questa fase commissariale possa finalmente riportare efficienza e concretezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, a partire proprio da ciò che è già stato acquistato e mai utilizzato.

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