Marano. Di Maro: "non festeggio per lo scioglimento. Ora bisogna costruire un fronte popolare lontano dagli schemi della vecchia politica"
Dopo più di un mese dall'ufficialità dello
scioglimento del Comune sono state rese ufficiali la relazione del Prefetto Di
Bari sull'esito degli accertamenti della Commissione d'Accesso e quella firmata
dal Ministro degli Interni con le motivazioni della nomina della Commissione
straordinaria.
Prima di scrivere qualche riga ho preferito ragionarci
e analizzare quanto riportato. I commenti a caldo sono spesso incompleti e
troppo soggettivi.
Da quanto si evince dalla relazione di Piantedosi,
sono tanti i punti che fanno emergere più di qualche interrogativo sulla
gestione amministrativa degli ultimi 2 anni. Una serie di atti che, al netto
dei condizionali utilizzati nel testo, lascerebbero poco spazio di manovra ai
legali pronti a preparare il ricorso al TAR del Lazio.
Il ruolo che ho ricoperto nel maggio 2023 mi impone di
fare un'attenta analisi senza ricorrere a banali slogan o cori da stadio.
Eppure in campagna elettorale sottolineai più volte che in caso di vittoria di
alcuni candidati sindaco (non solo Morra) le probabilità di un nuovo
scioglimento sarebbero state particolarmente elevate.
Ma il mio compito non è quello di dire "ve
l'avevo detto", né di gioire per l'ennesima sconfitta della nostra città.
Da cittadino, prima ancora che da attivista politico, non festeggio perché
decine di consiglieri e assessori figurano nel decreto di scioglimento ma
preferisco soffermarmi sui motivi che ancora una volta hanno portato a ciò.
Non punto il dito contro nessuno e avrei la
possibilità di farlo senza problemi. Ma a questo ci penseranno gli organi
competenti. È altrettanto chiaro che, benché la relazione sia piena di OMISSIS,
nella gran parte dei casi si riesce a risalire sulle reali responsabilità che
gli "innominati" hanno.
E proprio per questo credo che nessuno possa fare la
morale.
È il momento di capire da che parte voler stare.
Costruire un fronte popolare che parte dal basso e che possa realmente rompere
gli schemi che da troppi anni condizionano la politica nostrana, ma non solo.
Iniziamo a parlare con i cittadini, a capirne i reali
bisogni e creare i presupposti per realizzare un progetto nuovo che possa
essere garante di legalità e affidabilità.
Un progetto in grado di capovolgere il trend che
negli ultimi 20 anni ci ha portato in questo baratro.
È l'unica strada percorribile. Il resto sono chiacchiere da bar e tifo da stadio che, personalmente, ritengo siano un altro ostacolo da superare affinché le cose possano realmente cambiare.
Comunicato stampa Mauro Di Maro