Calvizzano, l’idea di intitolare la scuola dell’infanzia a Elisa Chimenti entusiasma anche l’ex assessore Pisani: “Sì, se si avvia un progetto con l’orchestra del maestro Muti”

 

Si arricchisce di nuovi spunti il dibattito sull’intitolazione della nuova scuola dell’infanzia di Calvizzano alla scrittrice e pedagogista Elisa Chimenti, figura di rilievo del dialogo interculturale e orgogliosa delle proprie radici calvizzanesi.

La discussione si è sviluppata sui social, in particolare su Facebook, dopo la pubblicazione del nostro articolo “A Calvizzano una scuola per Elisa Chimenti: un gesto di memoria e futuro”.

A intervenire per primo è stato Gennaro Ricciardiello, amministratore del gruppo Agorà Calvizzano ed ex presidente dell’associazione Legalità Possibile, la stessa che nel 2020 presentò una lista alle elezioni comunali sostenendo Oscar Pisani come candidato sindaco contro Pirozzi, poi passato con Pirozzi.

Ricciardiello ha commentato positivamente la proposta scrivendo:

“Soprattutto alla luce del fatto che Elisa Chimenti diresse una scuola da lei voluta, aperta a bambini musulmani, cristiani ed ebrei di ogni ceto sociale… in un paese arabo.

Quale messaggio più appropriato in questi tempi grami?”

Alle sue parole ha fatto seguito l’intervento del dottor Leonardo Morra, noto chirurgo calvizzanese oggi in pensione, che ha rilanciato un’altra suggestione:

“Perché non intitolare la scuola a Riccardo Muti, che ha fondato un’orchestra di giovani polietnica e polireligiosa?”

A rispondere è stato Gianpaolo Cacciapuoti, redattore di Calvizzanoweb, che ha sottolineato:

“Certo, un altro fulgido esempio; ma Riccardo Muti è ancora in vita e soprattutto non ha radici familiari a Calvizzano. Però sa cosa potrebbe essere bello? Se proprio per questo si dedicasse la scuola a Elisa Chimenti e si avviasse un gemellaggio o un progetto con l’orchestra del maestro Muti. Alla fine, la condivisione del messaggio sarebbe totalmente coerente”.

Un’idea che ha raccolto consensi, in particolare quello dell’ex assessore Oscar Pisani, che non ha esitato a mettere il proprio “like” al commento e, contattato dalla redazione, ha confermato la sua posizione:

“Sì, condivido pienamente la proposta del gemellaggio con l’orchestra del maestro Muti, in primis perché sono uomo di cultura, inoltre sarebbe un segnale fortissimo di apertura e di valore educativo”.

L’auspicio ora è che il dibattito virtuale possa tradursi in un progetto concreto, capace di coniugare memoria, cultura e futuro.

P.S. Avendo conosciuto bene l’avvocato Pisani, sono certo che, se avesse ancora un ruolo amministrativo e gli fosse stato affidato questo incarico, a patto che ci fosse stata la volontà politica, lo avrebbe sicuramente portato a termine.

Mi.Ro


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