Fanelli e La Città dei Diritti: “Il Piano Urbanistico Comunale è una svolta per Marano. Ora giustizia sociale, ambientale e partecipazione concreta”
Con l’adozione in giunta del nuovo Piano
Urbanistico Comunale (PUC), si apre una fase cruciale per il futuro della città
di Marano. Come Circolo di Sinistra Italiana Marano e laboratorio politico “La
Città dei Diritti”, ribadiamo la centralità della pianificazione urbana come
strumento per ridurre disuguaglianze, tutelare il territorio e migliorare la
qualità della vita. Abbiamo dato il nostro contributo con proposte concrete,
molte delle quali recepite nel nuovo piano: tutela ambientale, valorizzazione
del centro storico, blocco del consumo di suolo e centralità del trasporto
pubblico. Ma restano nodi da sciogliere e vigilanza da esercitare. Occorre
garantire trasparenza sugli alloggi, impedire derive speculative e accelerare
l’adozione dei piani attuativi come il PUM e il PEBA. Solo così il PUC potrà
diventare uno strumento reale di giustizia ambientale e sociale, restituendo
dignità e speranza alla nostra comunità
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Alla conferenza stampa sul Puc c'era anche la consigliera comunale di minoranza Fanelli |
Cosa c'è ancora da fare e gli aspetti positivi Innanzitutto ci preme ricordare che con l'adozione in giunta scattano le clausole di salvaguardia. Le grandi imprese “colacemento” sono state messe alla porta (tra l' altro sembrano molto impegnate a colare il cemento nei Comuni a noi vicini).
Nel nostro programma e nella nostra visione IL PIANO
URBANISTICO COMUNALE RAPPRESENTAVA UN'URGENZA NON PIÙ RIMANDABILE PER
RIDISEGNARE IL VOLTO DELLA CITTÀ E RIDURRE LE DISEGUAGLIANZE.
L’urbanistica è quella branca delle discipline sociali
che dovrebbe occuparsi di creare la miglior qualità della vita agli abitanti di
un centro urbano o di un intero territorio — pianura, collina o montagna che
sia —.
La buona urbanistica, inoltre, può ridurre le
disuguaglianze.
Il primo obiettivo di un P.U.C. (Piano Urbanistico
Comunale) dovrebbe sempre essere quello di ridurre le disuguaglianze, che nelle
città si manifestano in modo concreto, riorganizzando il territorio.
Il degrado sociale e quello ambientale si determinano
a vicenda e l'emarginazione, la povertà e la solitudine negano alla città la
possibilità di restituire speranza e dignità. L'urbanistica è quindi una
disciplina che deve diventare di utilità sociale.
Il pensiero liberista ha ridotto le città ad una merce
e le risorse naturali e paesaggistiche ad un terreno di conquista per le
speculazioni edilizie; peggio ancora se in mancanza di pianificazione del
territorio, come nel caso dell’abusivismo edilizio.
Il primo punto riguarda la conoscenza del territorio:
quali sono i problemi più gravi ed urgenti, quali i gruppi sociali maggiormente
colpiti dalle disuguaglianze? Per questo, come circolo di Sinistra Italiana
Marano e laboratorio politico “La Città Dei Diritti”, abbiamo partecipato alle
assemblee pubbliche indette dall’amministrazione comunale, inviando anche dei
nostri contributi affinché si costruisse un PUC partecipato. In realtà l'intera
“Casa dei Diritti” lo ha fatto, poiché anche l'associazione “Frida Kahlo” e la
“Città delle Pari Opportunità” hanno partecipato ed inviato un proprio
documento.
In particolare, nelle nostre proposte abbiamo
promosso:
1. la creazione di un percorso che porti alla tutela e
alla valorizzazione dell’area che insiste attorno alla Selva della Salandra,
dove archeologia, ambiente naturale e ambiente agricolo si fondono disegnando
un paesaggio dalle caratteristiche specifiche. Questa proposta è stata recepita
in toto prevedendo il Parco Territoriale Foragnano e mappando nell’area i
vigneti e i vigneti D.O.C. per un Parco Agricolo Diffuso dei Vigneti, sancendo
quindi ufficialmente che Marano è anche città di produzione vitivinicola;
2. la ricentralizzazione dell’area collinare e del
centro storico, ruotante attorno ai suoi 3 poli;
3. la risoluzione dell’incongruenza fra il Piano
Territoriale Regionale (P.T.R.), dove Marano è inserita nel Sistema
Territoriale Dominante “Litorale Tirreno” assieme all’area flegrea, e le Zone
Omogenee della Città Metropolitana, secondo le quali si trova invece nella Zona
Nord;
4. l’individuazione di una rete di piazze e strade da
riqualificare all’interno del centro storico per la rigenerazione del tessuto
sociale ed edilizio. Anche questa proposta sembra essere in linea con quanto è
stato anticipato del nuovo P.U.C.;
5. il totale blocco a nuovo consumo di suolo: per dare
risposte al fabbisogno abitativo e al diritto all' abitare, la nostra proposta
è sempre stata il recupero e la riqualificazione dell’esistente, restituendo
bellezza a partire dai centri storici; anche questo è contenuto nel nuovo
P.U.C.;
6. restituire centralità al trasporto pubblico locale
con la creazione di un hub;
7. lo sviluppo di aree standard per i servizi e le
strutture collettivi (trasporto, scuole, impianti sportivi).
È quindi fondamentale conoscere il territorio per
cercare soluzioni condivise promuovendo costantemente la fase di ascolto della
città, organizzando un canale sempre aperto con la cittadinanza e con i corpi
sociali: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i
cittadini esperti. È necessario un dibattito vivo con la comunità locale per
affrontare gli argomenti che, in una visione d'insieme, consentano di
riorganizzare un nuovo modello di città anche dopo l' adozione, l' approvazione
e l’entrata in vigore del Piano Urbanistico Comunale.
Nei documenti di Sinistra Italiana è sempre stato
sottolineato che ridisegnare il volto di una città che parli di recupero delle
aree verdi, di identità culturale, di servizi collettivi come il trasporto
pubblico locale, la restituzione della bellezza al centro storico e alle
periferie, il recupero degli spazi abbandonati, la valorizzazione delle risorse
naturali ed archeologiche; tutto ciò determinerebbe anche ricadute
occupazionali, come il recupero e la riqualificazione del patrimonio pubblico e
privato senza nuovo sfruttamento di suolo a partire dal centro storico.
ALCUNE RIFLESSIONI SU CUI INTENDIAMO PORRE PARTICOLARE ATTENZIONE.
L' amministrazione, durante la conferenza stampa, ha
affermato che nei vani dei circa 260 alloggi disponibili non riguardano nuove
edificazioni ma saranno distribuiti attraverso interventi sull'esistente; resta
da chiarire in modo netto se riguarderanno anche "i vani oggetti di
condono".
Si dovrà vigilare in modo organizzato e certosino
affinché eventuali interventi di abbattimento e ricostruzione non diventino
operazioni speculative da parte del malaffare che potrebbe essere uscito dalla
porta e rientrare dalla finestra.
Inoltre bisogna affiancare e realizzare in questo
tempo il PIANO URBANO DI MOBILITÀ E DEL TRAFFICO ED IL PIANO DI ELIMINAZIONE
DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE che dovranno essere azioni propedeutiche alla
stesura finale del P.U.C. QUESTO è quello che abbiamo sempre ribadito per
migliorare la condizione materiale e la qualità di vita dei cittadini ed
organizzare una città inclusiva e alla pari che garantisca la libertà di
movimento a tutte e tutti.
Nei prossimi giorni ci confronteremo anche con il
movimento politico RIGENERA CAMPANIA, di cui Sinistra Italiana è parte
integrante, poiché nella proposta di legge regionale, sostenuta anche dal
Consiglio Comunale di Marano, i PUC rappresentano strumento essenziale per
arginare gli effetti della crisi climatica .
Il Piano Urbanistico Comunale può rappresentare
davvero lo strumento per coniugare giustizia sociale e giustizia ambientale.
CIRCOLO LA CITTÀ DEI DIRITTI
Stefania Fanelli Consigliera Comunale gruppo Fanelli Sindaco La Città dei Diritti